chi cerca non trova

La felicità; questa sconosciuta!


Il metro della felicità è la sofferenza disse qualcuno. Se questo fosse vero, allora varrebbe la pena vivere ogni minuto di sofferenza fino in fondo come se fosse l'ultimo goccio di un buon bicchiere di vino rosso. Gustarsi il dolore, farlo penetrare fino alle ossa, lasciarsi sorprendere dalle lacrime, dalla profonda tristezza, dal dolore lacerante e piangersi addosso, farsi pena. Si, chi lo ha mai detto che è vietato farsi pena? Rispettare il dolore per farlo diventare parte di noi, per poi una volta vissuto metterlo in un cassetto ben chiuso dove ne ricordiamo l'esistenza, ma da dove non puo' piu uscire.Dopo aver vissuto un tale dolore, una dispersione totale e una rassegnazione, allora solo dopo, riusciremmo a vedere quanto è bello quel fiore cresciuto spontaneamente nel nostro giardino. Solo allora potremmo considerare una piccola fortuna un dono di Dio. Forse solo allora riusciremmo a coltivare nuove rose in un terreno fertile.Evitare l'infelicità con i farmaci. Oggi si puo'. Oggi si puo' curare tutto con i farmaci. Sei depresso e non sai perchè? Prendi un anti depressivo! Ti farà sentire meglio in pochi giorni! In fondo non fanno male, sono un semplice aiuto al sistema nervoso per anticipare la sensazione di soddisfazione.Siamo talmente impegnati, talmente stanchi, talmente ingranati in una società dove non è permesso essere giu di morale, che prendere psicofarmaci è forse la soluzione piu semplice per tornare contenti e produttivi in fretta.Ho sempre creduto che la ricerca alla felicità fosse un percorso di vita; la missione di ogni essere umano..... Quella cosa che non si puo' studiare, non si puo' insegnare, non si puo' pianificare, è li, semplicemente dentro di noi, e noi dobbiamo metterci il massimo impegno per trovarlo.In questo caso i psicofarmaci sono come la tacchipirina per la febbre. Elimina il sintomo per qualche ora e quasi quasi si ha la sensazione di stare bene. In realtà è solo una maschera.... la tacchipirina non elimina la causa della febbre, ne attenua solo i sintomi.... esattemente come i psicofarmaci fanno credere di aver trovato la felicità, che in realtà è ancora sepolta lontano lontano, giu la, in mezzo al dolore.Siamo sicuri di voler indossare questa maschera? Siamo sicura di voler mostrare al mondo di aver vinto la coppa pe il primo posto quando in realtà eravamo gli unici partecipanti? Oppure dobbiamo stare male, piangere, tenere il muso, odiare il mondo, mettendci mesi o anni, per poi pero' poter chiudere il tutto nello scrigno per dare vita a un nuovo parametro e avvicinarsi per davvero a quella cosa cercata da tutti?