Pensieri in libertà

Il gatto si morde la coda.

Tanti, ma sopratutto la redazione di Radio24 (emanazione della Confindustria) , vanno in sollucchero quando si parla delle fabbriche 4.0. Totalmente automatizzate. Ovvero senza addetti. In totale contrasto con l'esigenza di creare posti di lavoro. Quindi parliamoci chiaro. Le fabbriche 4.0 vanno anche bene ma solo se accoppiate al reddito di cittadinanza. Altrimenti, meno automazione e più posti di lavoro. Alternative? Visto che le risorse naturali del paese possono mantenere in maniera sostenibile circa 20 milioni di persone e siamo sui 61, vogliamo mettere al governo i khmer? Quelli che in Cambogia ridussero drasticamente la popolazione e non ci vuole molto cinismo a capire come lo fecero. E' questo quel che si vuole?

Cicli storici.

C'è stato il ventennio per antonomasia, ovvero quello fascista. Poi finito malamente. Quindi c'è stato il periodo democristiano. Felpato, ma talvolta pugno di ferro in quanto di velluto. Poi ci sono state le bollicine del ventennio di mastro Berlusca. Siamo sempre qui. Probabilmente finira' pure l'epopea europeista. Sopravviveremo pure a quella. Fu un colossale errore quello di voler fondare l'europa sulle banche anziché sulle persone.

Elezionite acuta.

Il settarismo che ha sempre contraddistinto la sinistra -e questo sotto tutti i cieli- mi ha stufato. Adesso invece di pensare ai problemi del paese faranno qualche mese di campagna elettorale per il nuovo segretario e poi magari decideranno di fare le elezioni, con un'altra campagna elettorale. Bastaaaaa

Accostamenti.

Visto cher sempre di nomine si tratta, il presidente degli Stati uniti di nome fa Virginia?

Libertà versus uguaglianza.

La questione del servizio offerto dai taxi e dintorni. Da qualche anno è comparso Uber. E gli entusiasti delle novità hanno tessuto le lodi. A me pare che le novità andrebbero testate. I tassisti hanno obblighi e spese. Anche chi lavora per Uber deve operare nelle medesime condizioni ché sennò si tratta di concorrenza sleale. Quello di prorogare è un maledetto vizio nazionale. Le situazioni possono deteriorarsi. Se non risolte in tempo si passa alla cancrena, da cui se ne esce sono con strascichi orrendi. I palazzi del potere invece di varare ogni anno il cosiddetto decreto "mille proroghe" si diano una cazzo di mossa.