Pensieri in libertà

Contropelo.

Tiene banco il fatto che è stato commesso un omicidio. Uno è passato col semaforo rosso, ha investito una persona ammazzandola. Si trattava di una donna. Il marito è rimasto scosso dal fatto. Che è questo: c'è un omicida che se ne gira tranquillo invece di stare dietro le sbarre. Spudorato, visto che non si è nemmeno degnato di porgere le scuse. La magistratura è impegnatissima a discutere se un magistrato deve andare in pensione a 70 anni oppure a 72. Il marito che ha ammazzato l'investitore è stato accusato di omicidio premeditato. La premeditazione secondo me non c'è. E' l''atteggiamento dei magistrati che è scandaloso.

Avanti adagio.

La prova provata dell'incapacità del sindaco di Roma e della parte politica che la sostiene è che in 7 mesi non è riuscita a mettere assieme la squadra. Nel frattempo la città, facile al disincanto, scende lentamente. Che fare? Beh, della legge elettorale e della data del voto non mi interessa molto. Importante è il momento dell'azione. Se si potesse, farei così. Ognuno si presenta da sé contro gli altri, presentando da subito, durante i comizi, la propria squadra. Cosicché ci si rende conto a chi si dà il mandato di governare. Chi vince -ovvero chi prende un voto più degli altri- comanda. Gli altri, dall'opposizione, controllano.

Quant'è sicura la capitale?

A Roma è stata riportata in auge una pratica attiva nei secoli scorsi, ovvero la pasquinata. Ma illo tempore non c'erano telecamere. Oggi, in barba agli occhi elettronici, sono stati affissi molti manifesti che evidenziano una certa insofferenza verso il papa. Non ci mancava che questa.