MILANO (Reuters) - Nonostante un libro ordine di oltre 1,3 miliardi di euro Fiat limita la size del suo nuovo bond ottobre 2016, emesso attraverso la controllata Fiat Finance, a soli 600 milioni di euro.
Si tratta di una sorpresa poichè il mercato inizialmente si era fatto l'idea di una size maggiore e di un rendimento appena sopra il 7%, che riusciva a comprendere anche un piccolo premio. Ma il mercato secondario dal momento dell'annuncio in poi ha visto pesanti vendite che hanno condizionato il nuovo deal.
"Il deal sembrava promettere una performance ben diversa: mi aspettavo quasi un miliardo a un rendimento poco sopra il 7%" dice un dealer. "E' risultato invece un deal un po' stringato per l'emittente".
Il fatto è che, spiegano sul mercato, da stamattina, non appena è stato annunciata la nuova emissione gli investitori hanno iniziato a vendere i vecchi bond sul mercato "per far posto al nuovo" e le vendite sono poi continuate per il resto della mattinata, facendo lievitare i rendimenti.
"A quel punto l'emittente si è vista costretta a spostare in alto l'asticella del rendimento del nuovo bond, accontentandosi di una size inferiore" dice una fonte vicina all'operazione.
Così, mentre lo spread Btp/Bund, preso come termometro della crisi, è addirittura migliorato nel corso della seduta fino a quotare nel pomeriggio in area 455 pb, i bond della galassia Fiat sono decisamente peggiorati.
Il bond Fiat a 5 anni emesso a marzo, che ha una cedola del 7%, che ieri sera quotava un rendimento del 6,80%, dopo l'annuncio si è portato oltre il 7% e oggi pomeriggio al 7,37%. Giovedì scorso quotava a rendimento prossimo dell'8%.
Ancora peggio ha fatto il bond aprile 2016 che da poco più del 7% stamane si è portato poi al 7,57%, mentre il bond Fiat 7-3/8 2018 quota un rendimento verso l'8%.
Era dalla scorsa settimana che il mercato si aspettava un'emissione da Fiat, vista la riapertura del mercato dei capitali che ha permesso a Snam> e Intesa Sanpaolo di finanziarsi.
"Negli ultimi 10 giorni i bond della galassia Fiat hanno visto un continuo miglioramento" dice un dealer. "Il mercato è molto volatile e difficile in questo periodo, soprattutto per i junk come Fiat".
Oggi stesso Bmw, con rating 'A2' per Moody's, ha prezzato un bond 2016 da 750 milioni con una cedola dell'1,25%. Con 42 punti base sul midswap (oggi a 0,974%).
Le banche a guida dell'operazione sono Bofa, Bnp Paribas, Citi, JP Morgan, Morgan Stanley e SocGen.
GIA' RIFINANZIATI IN 2012 BOND IN SCADENZA
Nei primi mesi dell'anno Fiat ha emesso bond in euro e in franchi svizzeri che serviranno a coprire i titoli in scadenza questo mese, mentre per le future scadenze occorre guardare al 2013.
Il marzo scorso Fiat ha emesso un bond da 850 milioni di euro con scadenza 2017, mentre nel settembre scorso ha emesso un bond a tre anni in franchi svizzeri per un controvalore di circa 350 milioni. Di valore decisamente inferiore, ma certamente originali, sone poi le emissioni effettuate da Fiat nel corso degli ultimi 12 mesi, di cui due il marzo scorso, per un totale di circa 400 milioni di pesos argentini, pari a circa 71 milioni di euro.
In scadenza invece c'è a fine mese un bond di Fiat per 1,25 miliardi (che per altro una cedola pesante al 9%, mentre nel 2013 scade un bond da un miliardo.
Fiat ha rating 'Ba2' per Moody's, 'BB-' per S&P's e 'BB' per Fitch, con outlook negativo per Moody's e Fitch e stabile per S&P's. Tutti i rating sono junk, vale a dire 'non-investment grade'.
(Gabriella Bruschi) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia