MODERATI ROMA

APPROVATA LA “MEDIA-CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA” - MANIFESTAZIONE DI PROTESTA IL 16.03.2011 A ROMA


Tra nemmeno una settimana entrerà in vigore la “media-conciliazione obbligatoria”  approvata dal nostro Parlamento.A nulla è servita la battaglia sostenuta da miei Colleghi al XXX Congresso nazionale forense tenutosi a Genova nel mese di novembre scorso,  durante il quale veniva simbolicamente “espulso” dal medesimo Congresso, con il cartellino rosso il ministro Alfano ad espressione della indignazione generale del mondo dell’avvocatura italiana a fronte della legge sulla miedia-conciliazione.Hanno vinto coloro che vogliono una giustizia privatizzata, ha vinto la nuova lobby dei media-conciliatori professionisti (che si affianca a quella creata per la risoluzione delle controversie in materia di telecomunicazioni) che pur essendo privi del titolo di avvocato e magistrato ora sono legittimati a sostituirsi ad avvocati e giudici nella decisione di controversie.Si perché la media-conciliazione è obbligatoria e, quindi, è condizione di procedibilità della azione giudiziaria. La media-conciliazione esclude l’assistenza necessaria dell’avvocato e limita illegittimamente ed in palese contrasto con la inviolabilità del diritto di difesa garantito dalla nostra Costituzione, il diritto dei cittadini all’accesso della giustizia. I media nulla dicono di tutto questo e tacciono, anche, dei reali costi che tale procedura obbligatoria aggiunge a carico dei cittadini.Nulla di più falso, infatti, dello slogan che ci presenta la media-conciliazione come meno costosa di un processo: sono previste, infatti, spese importanti della mediazione, poste a carico di entrambe le parti (come dalla tabella qui di seguito riportate); ma ciò che è ancor più grave è che se alla fine, la conciliazione, non riesce nessuno rimborserà i costi della conciliazione obbligatoria alla parte vittoriosa.Il cittadino in tal caso dovrà, comunque, rivolgersi al giudice naturale, assistito da un avvocato; inoltre, se la domanda in sede di conciliazione (proposta dal cittadino senza l’assistenza di un legale) sia stata proposta in maniera errata per carenza di cognizioni tecnico-giuridiche, il cittadino sarà in ogni caso vincolato alla domanda proposta in sede conciliativa anche nella fase giudiziaria, il tutto con inevitabili conseguenze pregiudizievoli per chi agisce a tutela dei propri diritti.Avverso tale gravoso attacco alla giustizia civile l’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, nella riunione del 18 e 19 febbraio 2011 ha proclamato l’astensione dalle udienze civili, penali, amministrative e tributarie e da ogni attività giudiziaria dal giorno 16 marzo 2011 al giorno 22 marzo 2011, nel rispetto della normativa di legge in materia di “autoregolamentazione” ed ha indetto una manifestazione nazionale di denuncia e di protesta per il giorno 16 marzo 2011 a Roma alle ore 10.00, presso il Teatro Capranica in Piazza Capranica.Con la speranza che questo monito sia recepito non solo dal mondo dell’avvocatura, ma soprattutto dai cittadini tutti che sono ancora all’oscuro di questa grave minaccia alla giustizia italiana, auspico la massima partecipazione alla manifestazione nazionale del giorno 16 marzo per esprimere tutta la nostra indignazione contro questa conciliazione obbligatoria che determina la fine della giustizia civile.COSTI DELLA MEDIAZIONEValore della lite - Spesa (per ciascuna parte) Fino a euro 1.000 = 65da euro 1.001 a 5.000 = 130da euro 5.001 a 10.000 = 240da euro 10.001 a 25.000 = 360da euro 25.001 a 50.000 = 600da euro 50.001 a 250.000 = 1.000da euro 250.001 a 500.000 = 2.000da euro 500.001 a 2.500.000 = 3.800da euro 2.500.001 a 5.000.000 = 5.200oltre euro 5.000.000 = 9.200Il Presidente della Sezione territoriale di RomaAvv. Simona Di Murro