il garage patafisico

Umori


Nuvole stratiformi sulla città improvvisamente fermatasi. Il vento dei giorni scorsi lascia spazio ad un'aria composta, intatta, rassegnata. Lo sguardo non vola oltre obiettivi vicini e sensibili. Come se il tempo avesse fatto una curva e si fosse rimesso a scorrere partendo da un punto precedente. Cose già viste, già fatte, già vissute. Specchi della memoria come immagini reali e contorni che sfumano fino a perdersi in ciò che poteva essere e forse è stato senza saperlo. Una direzione contraria uguale e reciproca. L'esizialità delle scelte, apparse un tempo ineluttabili, ridotta al lancio di una monetina. Un filo sottile che lega ogni decisione, ogni momento, forse spezzato girandosi nel sonno. Ho l'impressione che stia per piovere, ma ce l'ho da parecchio. O forse ha piovuto e non me ne sono accorto. Nessuno si muove.