Moglie Sara

Capitolo primo


Mi sono registrata stasera e sono già stata sommersa di messaggi. Alcuni mi hanno mandato la loro foto, altri mi hanno dato il numero di telefono. Qualcuno mi ha fatto i complimenti, altri hanno scritto cose molte poetiche, altri cose molto dirette e vietate ai minori. Sono state tutte gradite. Mi soffermo sugli ultimi due messaggi ricevuti: "Ti sei smerigliata la faccia sulla foto?". Praticamente si. Ho un marito, due figli, vivo in un paese non troppo grande. Quella foto risale a due figli fa, pettinatura diversa, qualche chilo (non troppi, lo giuro) in meno. Però proprio farmi riconoscere da qualcuno mi sembrava eccessivo.Altro messaggio: "Cosa cerhi qui?". Bella domanda. Che cerco. Bho. Forse fuggire in qualche modo da questa realtà. Da un marito che non reggo quasi più, da un lavoro che detesto, e che devo svolgere con mia suocera e mia cognata. Da un paese mortorio. Queste pagine mi serviranno per tirare fuori la parte di me che qui è soffocata. Quella che vorrebbe divertirsi come faceva qualche anno fa, prima di finire davanti ad un altare. Che vorrebbe tornare a fare cose turche con un'amica particolare. Insomma, tutto quello che non faccio ora.Spero di poter continuare a parlare con quelli che vorranno parlare con me. Non darò il mio telefono (mi è difficile, nell'arco di una settimana, trovare tre minuti per parlare ad alta voce di qualcosa senza dover rendere conto a qualcuno), nè chiamerò (per lo stesso motivo). Mi sarà anche difficile ripondere ai messaggi. Quando potrò sarò qui. Nella speranza che qualcuno mi faccia sognare. Nella speranza di far sognare qualcuno.