Moglie Sara

Messaggio 11

C'è stato un tempo nel quale le parolacce mi davano un po' fastidio. Anche in questo sono cambiata. Sarà che parlo spesso, e non solo, con una persona che ne dice parecchie. In ogni momento. Di tremende. Ma non solo ci ho fatto l'abitudine. Ma iniziano a piacermi. Specialmente quando le rivolge a me. Sto peggiorando. Da quando ho iniziato a vagolare in internet sto peggiorando. Di questo passo mi converrà chiudere baracca e burattini.

Capitolo 10

Questo discorso dell'esibizionismo mi è rimasto in mente tutto il giorno. Lo trovo eccitantissimo. Non sempre applicabile. In negozio ci ho fatto un pensiero, oggi. Ma lavorando con cognata e suocera non è semplicissimo. Mi attrezzerò per provare le stesse emozioni che ho provato a Torino ieri l'altro. Anche se sarà difficile provarci in questo buco di paese. Dovrò metterci tutta la fantasia per trovare il modo. Se qualcuno tra voi ha suggerimenti da darmi lasci pure un commento. Magari ci provo. E poi vi faccio sapere com'è andata

Capitolo 9

Volendo dare un titolo potrei dire come internet ti cambia la vita. E ti sveglia, per certi aspetti. Me ne sono accorta oggi. Fa un caldo soffocante. Per giunta dovevo risalire a Torino per fare scorta di cose per il negozio. Mi sono messa in macchina. Jeans e camicetta e aria condizionata al massimo. Scesa a Torino mi sono resa conto di una cosa: delle occhiate che mi arrivavano. Ci ho messo un po' a capire, ma poi ho realizzato. La camicetta. Un bottone sbottonato in più che offiriva una discreta (forse un po' meno che discreta) visuale del reggiseno e del suo contenuto. Una volta sarei diventata rossa come il dentro di un'anguria, e mi sarei abbottonata fino al collo. Questa volta no. Non solo non ho abbottonato ma, anzi, ne ho sbottonato un'altro. Niente di particolare, solo una scollatura un po' più ampia, praticamente. E sentire tutti quegli sguardi su di me mi ha fatto un effetto bellissimo.

Capitolo 8

In questi giorni ero carica come una molla, ma sono riuscita a "sfogare" quello che mi ribolliva dentro. La mia dolce metà è sempre più svanita e svagata, sempre dietro alle sue cose: almeno avesse un'altra!!! Io un'altro ce l'ho. Non solo uno. Il mio sfogatoio è un simpatico ragazzo conosciuto proprio grazie a questo blog. Ogni tanto, visto che è pure esibizionista, compare lasciando i suoi commenti. In genere stupidi. Ha il vantaggio che abita relativamente vicino, e che sopporta pazientemente i miei cambi di programma. Anche quando, come è successo, si fa chilometri su chilometri, e poi deve ritornare indietro con le pive nel sacco (e qualche altri problema nelle regioni basse) perché è cambiato qualcosa e non riesco ad uscire. E poi, diciamolo, è anche caruccio. E ci sa fare. Benino, diciamo. Anche se, te lo devo proprio dire (visto che comunque leggerai) è di una volgarità unica. La cosa, comunque, non mi dispiace.
Poi c'è il secondo, che non sa di questo blog, a cui sono praticamente saltata addosso in un impeto di trasgressione. Lo conosco da anni. Sempre buongiorno e buonasera. Fino a quando mi sono fatta dare un passaggio e in un attimo gli ho messo una mano tra le gambe.
E poi c'è lei. Quando facevo l'università (mai finita) e condividevo a Torino un appartamento con una ragazza, avevo avuto con lei una lunga e intenisissima storia di sesso e anche amore. Poi il capitolo lesbo si era chiuso. Si è riaperto questa estate. Con una vicina di camera di albergo. E sento di non poterne più fare a meno.
Ps. Per chi dico io: scordatelo che te la presenti e si finisca tutti e tre sullo stesso letto

Capitolo sette

Stasera ero in chat, a fare due chiacchiere molto interessanti. Poi è tornato il maritino, e ho dovuto staccare tutto in fretta e furia. O meglio, ho staccato il pc. Non il cervello. Ed ora è peggio di prima. Uno mi ha mandato un messaggio e mi ha chiesto cosa cerco. In questo momento è facile rispondere: un uomo. O meglio, solo una parte di un uomo