mohita

Proprio così, amica mia...e sai perchè?? ..Perchè piuttosto che appiattire il cuore, oltre che la mente, si preferisce non avvizzire, non inaridire financo le ultime propaggini d'amore rimaste in noi...( ..e metti pure in conto che la metà della popolazione maschile è sposata!!!...CAZZO!!):-)))

boh...anche quella femminile è sposata... non è poi che in Italia noi ometti siamo tanti di meno rispetto a voi...E NON DIRE PAROLACCE!!!!:-)))))

oh... ma per questo motivo, ha pienamente ragione a dire parolacce!! :-)))

mia cara Kat, l'importante forse è... portare nella realtà quello che qui, virtualmente infiamma ^___^ ti abbraccio forteeeeeeeeee

Io credo che le emozioni che taluni provano in determinati ambiti possano arrivare ad essere reali. Solo che il contesto non lo è...e su questo non si riflette mai abbastanza, soprattutto nell'era di internet, dove i "placebo" vengono somministrati ad alto dosaggio istante per istante, e dove la cinematografia e la pubblicità impone costantemente status che pochissimi hanno. Anche se l'Immaginazione è un elemento positivo, e, tutto sommato, anche creativo, non può essere fine a se stesso e, in qualche misura, avulso dalla realtà vissuta. Si tende, invece di adattarsi e talvolta tentare di cambiare un pò la triste realtà, a sostituirla con sogni ad occhi aperti, e, come dici tu, con speranze, spesso irreali e infantili. Ma piuttosto che prenderne coscienza, si preferisce perpetuare situazioni in cui non si sta bene compensandole con psichedeliche aspettative...che invece di dare le energie necessarie, le tolgono. E certo, c'è bisogno di molta energia per "cambiare" certe volte, la nostra vita... unioni che non danno più gioia, figli, situazioni dove non si sta bene ma che, tuttavia, possono darci una specie di "sicurezza", una sorta di equilibrio dove "apparentemente" tutti stanno bene. E' curioso il fatto che, poi, chi sta peggio di tutti, è proprio colui o colei che lascia le cose come stanno, senza dare segni di nessun tipo, e questa sua sofferenza la vive spesso in profonda solitudine... Il "non far del male agli altri" diventa anche un pretesto, un capro espiatorio, per non modificare nulla, per giustificare l'apparenza contro un fallimento, e per motivare la propria continua sofferenza e insoddisfazione, e, per la maggior parte delle volte, una vita schizofrenica. Vero è anche che certe volte ci si costruiscono figure ideali, che "andrebbero bene per noi" costruite pezzo per pezzo dalla nostra mente... e si tende a osservare l'altro non sulla base di ciò che è ma di quanto assomiglia o meno ai nostri "ideali"... E poi, come dice la canzone... si vive aspettando Godot... ti strabacio:-))))

prima di tutto ti bacio anc'io! poi...su il "non far del male agli altri" ho delle perplessità..so quanto tempo si perde navigando su internet...tempo, forse tolto ad altri impegni che rappresentano un ottimo albi per non reagire...e ti ribacio!!! :-)))

ooohh...io però Godot lo aspetto da una vitaaaaaaaaaaa....Niente niente che si è perso il mio indirizzoo??;-)))) Baciotti e buon halloweennnnnnnnn;-))

forse è arrivata l'ora di smettere di aspettare?? un bacioneeeeeeee!!!!