Carlo Molinaro

I baci e intervallo


I BACISì, i baci mi piacciono anche solo a vederli: sono meglio che una nuvola strana sul blu, a vederli - vedere due che si baciano: mi fermerei sempre a lungo a guardare se non fosse che può dare fastidio. Ma quando siamo una donna e io - proprio una certa donna, proprio un certo io - che ci baciamo allora diventa tutta un'altra questione: non è soltanto un bell'accadimento nella scena del mondo, come una nuvola strana sul blu: è anche la conferma (benché mai definitiva) che il mondo esiste fuori dalla mia testa: che da un altro essere vivente a me da me a un altro essere vivente passano cose davvero: passano amore e saliva e turbamento e gioia: c'è realtà, c'è farne parte. Vorrei baciare tutte le donne che mi piacciono per farle esistere per farmi esistere per farci esistere: ma se proprio non si può è già qualcosa vedere o pensare i loro baci ad altri come una nuvola strana sul blu - pur sapendo che la forma della nuvola è quasi tutta un'invenzione mia da lontano, da fuori. INTERVALLO Con un gesto autorevole del braccio zittire tutto il brusio del teatro e tendere l'orecchio ad ascoltare la voce che è fuori dalla scena la voce che non è nella commedia la voce che non recita un copione disposto il cuore a cattive notizie ma soprattutto al rischio ripugnante che non scalfito rimanga il silenzio.