LA EX IDEALESe si parla di uomo ideale, donna ideale, luogo ideale, situazione ideale - e se ne parla pur nella consapevolezza che l'ideale non esiste - posso sentirmi autorizzato anch'io a parlare della ex ideale - che come ideale non esiste ma alla quale si è avvicinata qualche ex reale. La mia ex ideale praticamente è poco ex. Cioè è una donna che per mesi o anni si è fatto l'amore spesso e poi si è smesso: cosa che - non so perché - succede. Si è smesso di farlo spesso, cioè in qualche misura ci si è lasciati. È una cosa che - non so perché - succede. Vabbè. Per alcuni è un taglio molto drastico. Per me - e per la mia ex ideale - no. La mia ex ideale è una che prima di tutto si è amici. Traduco «amici» (perché i concetti sono sempre nebulosi): si ha piacere a vedersi e si sorride di contentezza quando ci si vede. E questo, come minimo, in eterno. Ed è già buona cosa. Ma la mia ex ideale va un po' oltre: quando ci si rivede e si sorride di contentezza - come detto poc'anzi - poi a volte succede che in più ci si bacia sulla bocca e si fa l'amore. Traduco «far l'amore» (perché i concetti sono sempre nebulosi): si uniscono i corpi in un abbraccio stretto con tendenza a rimozione degli indumenti e con gradevoli contatti di mani e di lingue un po' dappertutto accompagnati da sguardi dolcissimi molto sognanti: l'introduzione del pene nella vulva ha rilevanza ma non è obbligatoria. Quindi la mia ex ideale mantiene il gusto di fare l'amore. Qualcuno obietterà: ma allora che ex è? Mi spiego: è ex perché non c'è un ritmo regolare d'incontro, cioè non si «sta insieme» (qualunque cosa voglia dire questa strana espressione): ci si vede quando succede, non c'è una cosiddetta relazione: e lei può avere uno o più fidanzati o mariti o cose simili: questo non ha la minima importanza. Ma resta aperto quel qualcosa, quel fluido che inclina al sorriso di contentezza - come minimo - e meglio ancora al baciarsi e al fare l'amore. Sono pazzo, lo so, ma sono un pazzo fortunato, perché a volte - benché di rado - questa pazzia è successa, è successa e succede. Sono pazzo e in quanto tale mi prendo la libertà di dire che secondo me - solo secondo me, per carità - se tutti gli ex e le ex seguitassero a fare l'amore noi si vivrebbe in un mondo migliore.
La ex ideale
LA EX IDEALESe si parla di uomo ideale, donna ideale, luogo ideale, situazione ideale - e se ne parla pur nella consapevolezza che l'ideale non esiste - posso sentirmi autorizzato anch'io a parlare della ex ideale - che come ideale non esiste ma alla quale si è avvicinata qualche ex reale. La mia ex ideale praticamente è poco ex. Cioè è una donna che per mesi o anni si è fatto l'amore spesso e poi si è smesso: cosa che - non so perché - succede. Si è smesso di farlo spesso, cioè in qualche misura ci si è lasciati. È una cosa che - non so perché - succede. Vabbè. Per alcuni è un taglio molto drastico. Per me - e per la mia ex ideale - no. La mia ex ideale è una che prima di tutto si è amici. Traduco «amici» (perché i concetti sono sempre nebulosi): si ha piacere a vedersi e si sorride di contentezza quando ci si vede. E questo, come minimo, in eterno. Ed è già buona cosa. Ma la mia ex ideale va un po' oltre: quando ci si rivede e si sorride di contentezza - come detto poc'anzi - poi a volte succede che in più ci si bacia sulla bocca e si fa l'amore. Traduco «far l'amore» (perché i concetti sono sempre nebulosi): si uniscono i corpi in un abbraccio stretto con tendenza a rimozione degli indumenti e con gradevoli contatti di mani e di lingue un po' dappertutto accompagnati da sguardi dolcissimi molto sognanti: l'introduzione del pene nella vulva ha rilevanza ma non è obbligatoria. Quindi la mia ex ideale mantiene il gusto di fare l'amore. Qualcuno obietterà: ma allora che ex è? Mi spiego: è ex perché non c'è un ritmo regolare d'incontro, cioè non si «sta insieme» (qualunque cosa voglia dire questa strana espressione): ci si vede quando succede, non c'è una cosiddetta relazione: e lei può avere uno o più fidanzati o mariti o cose simili: questo non ha la minima importanza. Ma resta aperto quel qualcosa, quel fluido che inclina al sorriso di contentezza - come minimo - e meglio ancora al baciarsi e al fare l'amore. Sono pazzo, lo so, ma sono un pazzo fortunato, perché a volte - benché di rado - questa pazzia è successa, è successa e succede. Sono pazzo e in quanto tale mi prendo la libertà di dire che secondo me - solo secondo me, per carità - se tutti gli ex e le ex seguitassero a fare l'amore noi si vivrebbe in un mondo migliore.