Carlo Molinaro

Inventario


INVENTARIO Sono qui verso sera nel prato davanti al Po e ci sono, fra le altre cose, le nuvole, l'erba, alcuni uccelli che cantano diversi canti, il fiume, l'ultima luce del sole sull'alto degli alberi, le foglie, numerosi fiori bianchi rotondi, qualche insetto, qualche cane, i ragazzi seduti nel prato, le ragazze sedute nel prato, alcune già definibili, forse, donne. Ora, le nuvole sono sicuramente molto diverse da me essendo fatte di vapore inorganico. L'erba è più simile a me essendo materia organica vivente, ma non è neanche del mio regno, essendo del regno vegetale. Gli uccelli sono del regno animale come me ma di un'altra famiglia, ordine o quello che è (non ricordo le classificazioni): sono appunto uccelli, non mammiferi. I cani sono mammiferi ma di una specie diversa dalla mia. Teoricamente le ragazze e i ragazzi sono invece della mia specie e infatti dalle loro femmine cioè le ragazze promana verso me un fluido d'attrazione tipicamente conspecifico per cui, ovviamente, le bacerei. Eppure la somiglianza che mi fa sentire un poco - solo un poco - meno estraneo qui, un poco meno abusivo, un poco meno intruso è quella con l'ultima luce del sole sull'alto degli alberi.