Carlo Molinaro

Uteri in affitto e altre cose


Visto che tutti stanno dicendo di tutto sul fatto e sull'argomento, dico anch'io la mia. La natura non ha più molto senso invocarla da quando abbiamo inventato l'agricoltura, cioè abbiamo ucciso alcune piante a favore di altre che ci servivano di più. La storia dell'uomo è fatta prevalentemente di lotta contro la natura, che si tratti di bonificare una palude, guarire una malattia, unire due isole con un ponte o affittare un utero. Quindi, massima libertà di scelta. La natura non c'entra.Però, due cose. Primo: perché tutta questa importanza alla genetica, cioè alla forza su cui si basa proprio la natura bruta? Paternità e maternità (umane) stanno molto più nella vicinanza e nel crescere un bambino, allevarlo, piuttosto che nel propagare in lui il proprio patrimonio genetico. Inoltre, sul piano fisico, c'è più simbiosi (e matepaternità) nel crescere un bambino nel proprio ventre (credo) e nel partorirlo (credo) che nel condividerne i cromosomi. Dunque così, istintivamente, per quel che vale, a me sembra più madrepadre (in partenza, almeno) del bambino la donna che noleggia il proprio utero, piuttosto che quelli che lo prendono a nolo.Secondo: massimo rispetto per tutte le scelte e massimo rispetto per chi affitta il proprio utero per dare a un'altra coppia (omosessuale o eterosessuale, femminile o maschile o mista) o a una singola o a un singolo il piacere (ovviamente egoistico) di avere un figlio. Ma IDENTICO massimo rispetto, senza se e senza ma, IDENTICO massimo rispetto per chi affitta la propria vagina (o il proprio ano o bocca eccetera) per dare a qualcuno il piacere (ovviamente egoistico) di praticare del sesso. È precisamente la medesima cosa: e noto, così per inciso, che affitto dell'utero per la procreazione altrui e affitto della vagina eccetera per il piacere altrui possono entrambi avvenire per libera scelta di una donna in una condizione di benessere oppure per sfruttamento di una donna disperata in una condizione di miseria e degrado. Perfetta analogia.Corollario: chi prende in affitto un utero per propagare il proprio «io genetico» agisce «molto secondo natura», è naturale, naturalissimo, segue il più naturale degli istinti, fa quello che fanno tutti i viventi, animali e piante: propagarsi a tutti i costi. Il che spesso non comporta neppure una «conoscenza» con la prole: ci sono animali che depongono le uova e non le vedranno mai schiudere (le tartarughe, per esempio) - è un istinto che non ha nulla a che fare con la matepaternità, è «solo» la forza della specie che necessariamente si propaga, usando l'istinto di conservazione autoreplicante dell'individuo.