Carlo Molinaro

Altri discorsi del pazzo


ALTRI DISCORSI DEL PAZZO «No, l'amore non è la relazione» - disse il pazzo: «la relazione è l'acquario, non puoi vivere senza, ma l'amore è il pesce che guizza e che sbatte contro il vetro: inutile spiegargli che al di là del vetro, senz'acqua, morirebbe: è un discorso che non basta, alla fine, a rendergli accettabile il confine». Ora che chiuso nel repartino psichiatrico non aveva più nulla da perdere, il pazzo si sentiva paradossalmente più libero di parlare: «Vede, dottore, i poeti l'hanno scritto chiaramente che l'amore vero è l'amore adolescente, non ancora soffocato da progetti o consapevolezze. Ma la gente nei testi legge quello che vuole». «Gozzano agogna l'inconsapevolezza, per Sereni senza la gioventù l'amore è nulla, Saba odia la donna e ama la fanciulla, e lo stesso Leopardi: "la tua festa ch'anco tardi a venir non ti sia grave": ma la gente nei testi legge quello che vuole, e la capisco, sa, dottore, la gente: per salvarsi bisogna pur difendere la vita reale a cui si è costretti dal bisogno che non sia tutto solamente un sogno». «Se no si finisce qui nel repartino!» - rise il pazzo da pazzo. Il dottore gli diede le solite pastiglie poi telefonò annoiato alla moglie: «un'emergenza, mi spiace, anche stasera» e s'appartò nel ripostiglio con la giovane bellissima infermiera.