Carlo Molinaro

In superficie


IN SUPERFICIESono superficiale? Chissà. Penso a volte che sì, vorrei avere - non viaggio molto per mare - una donna a ogni fermata del tram, a ogni stazione del treno regionale: essere, per ciascuna, un diversivo sorridente: essere, della loro vita, la parte poco importante e migliore: il tocco d'inutile sfavillante colore fra le solide sobrie tinte delle costruzioni, degli impegni, dei progetti infiniti e del cosiddetto vero amore.Ma altre volte vorrei condividere tutto, disperatamente con quella di cui più m'innamoro: e vorrei te, amata amica che adesso mi scavi nell'anima come nella mia vita nessuno ha fatto prima.Insomma, vorrei tutto. Forse sì, sono superficiale. Cerco in superficie (la superficie dei corpi, delle cose, dei pensieri) un riposo sereno dopo i viaggi manchevoli, stretti, mortali, fuggitivi  nelle oscure seducenti voragini  dell'avversa illeggibile  immemorabile profondità.