Carlo Molinaro

Pensandoci


Pensandoci (perché a una certa età persino un pazzo come me pensa, qualche rara volta) è che con le donne la mia offerta (chiamiamola così) è sempre stata strana. Non due cuori e una capanna, non tu e me soli in un cuoricino di fiori, ma nemmeno una botta e via, ci facciamo una scopata senza impegno, fra un mese neanche ce la ricorderemo. No, niente di tutto questo e nemmeno qualcosa d'intermedio, no: proprio qualcosa d'altro. La mia offerta è sempre stata qualcosa come guarda che splendore tu sei e guarda che splendore noi siamo se ci baciamo, guarda come sorride il cielo guardando un nostro abbraccio. (Ho usato quattro volte guardare in quattro versi consecutivi: forse è significativo, forse sono un dannato contemplativo anche quando agisco concretissimo: agisco per contemplare l'azione.) Quasi un'opera d'arte il nostro abbraccio: realizzando l'opera ne siamo fieri e ne godiamo con tutti i sensi, riscaldiamo noi stessi e l'universo. Realizzando l'opera - che è la cosa più importante di tutto, altro che cuori e capanne o scopate senza impegno - possiamo vederci due ore ogni settimana per sempre o abitare insieme e fare figli per sempre - in ogni caso l'opera è per sempre: è l'opera l'impegno. Non dico che non ci sia differenza importante fra vedersi due ore a settimana e stare insieme e fare figli: c'è una qualche differenza importante, sì, ma non è, per me, l'importante. L'importante è che l'universo sorrida quando ci diamo un bacio. E tu vivi come vuoi, abita da sola in un convento o scopa sette uomini ogni sera, mi è del tutto indifferente: l'importante è che l'universo sorrida quando ci diamo un bacio, l'importante è che io desideri salire le scale di casa tua e tu quelle di casa mia, per sempre. Sì, è strano - e poi questo che ho detto è solo una vaga approssimazione. Non so fare una vera descrizione, non so dare una vera spiegazione della mia offerta alle donne di cui m'innamoro. È strano, lo ammetto. In effetti la mia vita relazionale è stata un gran casino e per come sono fatto poteva andar peggio, meglio se non mi lamento.