Carlo Molinaro

Erba e Autovelox


Leggo sul sito di Repubblica che stamattina alle sei c’era già della gente in coda per assistere al processo per la strage di Erba. Forse è banale dirlo ma la cosa mi fa un certo ribrezzo. Che cosa spinge quella gente ad andare a «guardare» un processo dove, oltre tutto, non c’è neppure la suspence, dato che si è in presenza di due rei confessi e la situazione sembra molto lineare? (Sì, quei due poi hanno ritrattato, ma in Italia tutti ritrattano, non c’è mai nessuno che dopo aver detto una cosa la confermi, dai politici più importanti fino all’ultimo dei balordi: è regola nazionale.)In vita mia ho assistito in aula solo a due processi e avevo un’ottima ragione per farlo: vi erano imputate due mie amiche (beh, sì, frequento ragazze vivaci e un po’ sfigate, a volte, no?). Entrambe condannate senza particolari cerimonie, non essendo parenti né amanti di politici o manager.Ieri sera a cena con amici si parlava della caduta del governo e delle squallide prospettive della politica italiana. Ma forse, come ho già detto altre volte, abbiamo quello che ci meritiamo. Forse l’italiano medio è un furbetto egoista, pronto a ogni stratagemma per evitare un obbligo civile o un onere fiscale o una multa, e per di più, talvolta, è un voyeur di processi a mostri vari.Forse non c’entra, ma su Il Sole 24 Ore, che non è il bollettino di un centro anarchico sovversivo, pubblicano intere paginone con la distribuzione e l’orario di funzionamento degli Autovelox sulle autostrade. A me segnalare la posizione degli Autovelox sembra favoreggiamento di potenziale comportamento criminoso. A loro evidentemente no. E a voi forse nemmeno. E allora!Non la capisco mica tanto, la mia patria.