Carlo Molinaro

25 aprile: fiaccolata a Torino e lettura di poesia a Savona


Sono stato alla fiaccolata per la Festa della Liberazione. Qui a Torino la si fa tutti gli anni, la sera della vigilia. Un bel corteo, tanta gente, tanti ragazzi giovani. Erano presenti le «istituzioni» cittadine e poi i sindacati, i partiti della sinistra, le associazioni, i gruppi sociali e la gente sciolta. Un bel momento di partecipazione. Lo so che non è con le fiaccolate che si risolvono i problemi, ma intanto mantenere queste fiaccole accese è un segno buono, dato che c’è chi la Liberazione la vorrebbe dimenticare. In teoria sarebbero dovuti essere presenti tutti i partiti, perché tutti hanno la possibilità di esistere solo grazie alla sconfitta del fascismo nel 1945. Però c’erano solo quelli di sinistra, parlamentare e non. E va bene. Degli altri non è che abbiamo poi sentito tanto la mancanza.Sono stato ai margini del corteo, l’ho osservato più che seguìto; ero con un’amica. La mia parte più propriamente attiva la farò domani a Savona, dalle 16 in poi, con una lettura di poesie al circolo Artisi (salita San Giacomo 9, se ho ben capito l’indirizzo: ma insomma lo troverò!) a cui parteciperanno con me alcuni amici che hanno ancora voglia di ricordare e resistere, resistere anche all’onda montante del liberismo selvaggio e del capitalismo globale che ha dichiarato guerra al sociale e all’umano. Fra gli altri, Cesare Oddera, Francesco Vico e Chiara Borghi. [nella sfocata immagine presa con il telefonino, un momento della fiaccolata]