Carlo Molinaro

Invasioni di sogni


C’è una poesia di Guido Catalano, Ho sognato un sogno in cui tu, dove lui racconta di avere sognato una ragazza (presumo una a lui piacente) che nel suo sogno limona con un altro. E le fa gentilmente notare: «Se ci pensi / e ti prego pensaci / è un atto / di violenza inaudita / venire a limonare dentro il mio sogno / con un altro».Stamattina un’amica (un’amica con la quale non intrattengo alcun carnale intreccio, precisiamo, ma alla quale sono molto profondamente legato d’amicizia appunto) mi telefona e mi dice: «Devo assolutamente raccontarti cosa ho sognato stanotte». E me lo racconta: ha sognato che andavo a casa sua con una ragazza (una che mi piace assai) e che dopo un po’ io e la ragazza che mi piace facevamo l’amore, lì in casa sua dell’amica sognatrice. E lei (la sognatrice) era contenta per me e si rallegrava. Che strano sogno!Io nei miei sogni non riesco mai a fare l’amore con le ragazze che mi piacciono e non ci stanno. Probabilmente il Super Io me lo impedisce, è come se mi dicesse: «Eh no, caro mio, se non ci stanno devi rispettare il loro non starci: scopartele in sogno è un’onirica violenza e sopraffazione, e non vale». Quindi, quando una non ci sta, niente neanche in sogno. Sono fatto così.Però che succeda nel sogno di un’altra persona, che stramberia! A quella ragazza che mi piace a questo punto non dovrei dire: «Sei la ragazza dei miei sogni». Ma piuttosto: «Sei la mia ragazza nei sogni di una mia amica». Pensate che si potrebbe arrabbiare con ragione? Secondo me no: uno già non può essere considerato responsabile dei sogni propri, figuriamoci dei sogni altrui!Ma tornando alla poesia di Catalano: sì, capisco che lui trovi «di violenza inaudita» che la ragazza che gli piace venga a limonare con un altro nei suoi sogni di lui. Però prendiano in esame la figura dell’altro: è un altro con cui lei limona veramente, anche fuori dal sogno? Se sì, niente da aggiungere. Ma se no, se l’altro è pure lui un desiderante inappagato, la faccenda potrebbe essere incresciosa: potrebbe dispiacere anche a lui di riuscire a limonarsela sì ma solo nei sogni di Guido Catalano! E anche la ragazza potrebbe non essere contenta, se con quell’altro nella realtà non ci vuole limonare affatto.Insomma, la cosa è complessa. Stamattina ho detto all’amica telefonante: «Vorrei essere nei tuoi sogni», e se un estraneo avesse sentito tale mia frase, sono sicuro ma proprio sicuro che mai e poi mai avrebbe capito che cosa intendevo dire. Che casino! Buon dicembre a tutti.(Chi è quella che mi sono trombato nel sogno dell’amica? Eh no, questo non si dice! E non si dice neanche chi è l’amica! Riservatezza e discrezione!)