Carlo Molinaro

Alessandra stasera (e la diversità infinita delle fiche)


Stasera c’è la presentazione in anteprima mondiale assoluta del primo libro di poesie di Alessandra Racca (alle 21.30 a Torino alla libreria Massena 28 in via Massena 28). Il libro s’intitola Nostra Signora dei Calzini, e fa parte della collana Sabotage delle Edizioni SEEd, di Torino. Di Alessandra ho già parlato molte volte e non starò ad aggiungere altro: è brava; se potete, venite stasera in libreria.Recentemente l’ho sentita di nuovo leggere quella sua bella poesia che parla dei cazzi, sottolineando che sono tutti diversi e assomigliano all’uomo che li... porta. Già varie volte l’ho sentita leggere quella poesia (credo che la leggerà anche stasera) e ogni volta mi è venuta la tentazione di scrivere una poesia complementare, una poesia sulle fiche. Ma mi sono sempre detto: no, Carlo, lascia stare, è troppo ovvio, troppo scontato dare una risposta così. Però ci ho rimuginato, rimuginato; ho pensato che forse non esiste una poesia seria (embè?) sulla diversità delle fiche (così come non ne esisteva una buona sulla diversità dei cazzi, prima che Alessandra la scrivesse). Insomma, insomma, la poesia di Alessandra esigeva una risposta maschile. La esigeva! Oggi mi sono detto: è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo. E non mi sono più tirato indietro. Il risultato è qui sotto, fresco fresco appena scritto. Venite in libreria stasera se potete! Buon venerdì!LE FICHE                                             ad Alessandra RaccaQuelle volte nella vita che ho potuto vederedi una ragazza o donna sia il viso sia la fica(solitamente prima il viso poi la fica)non so se è come dice Alessandra per i cazziche c’è una somiglianza, c’è una corrispondenzafra viso e cazzo. C'è fra viso e fica?Penso a una e mi sembra di sì.Penso a un’altra e mi sembra di no.Quindi forse un po’ sì e un po’ no,la corrispondenza, non so. Quel che è sicuroè che le fiche sono ognuna diversacome sono diverse le facce. Intantoc’è una questione di visibilità:c’è la fica a scomparsa, che quando sta chiusaè un piccolo taglietto, quasi non si nota,e la fica sporgente, rigogliosa, labbrosa,prosperosa, procace, che s’impone alla vistaanche se lei sta in piedi a cosce chiuse(intendo nuda – beh certo, ovviamente).E questa è già una prima distinzione.Poi ci sono fiche più alte e più basse,più chiare e più scure, con un colore più similea quello della pelle intorno o più diverso.Fiche più tondeggianti e fiche più a mandorla(sì, intendo come gli occhi).Scendendo un poco più in profondità(fa ridere questo modo di dire? non eramia intenzione far ridere, quindismettete subito) m’accorgo che ci sonofiche a petalo semplice e fiche a petalo composto,bocche di scena con un solo siparioo con più piani di quinte. C’è una vallepiù lineare o più contorta, proprio comela valli fra i monti. A proposito di monti,anche il monte di Venere con la sua maggioreo minore altimetria cambia la panoramicadella fica. Sì, le fiche sono tutte diverse;anche il pelo è diverso, di colore,di densità, è liscio oppure riccio,compatto o rado e così via. Le fichesono poi anche più strette o più larghe,ma qui per favore evitiamo di scaderein discorsi da bar. Alla mia veneranda etànon saprei dire con certezza se il largo di una ficasia collegabile al tempo e alla storia,a quanti cazzi e/o quanti figli e come:tendenzialmente mi sembra di no:ho fatto dell’agevole fist fuckinga ventenni inesperte e ho trovatomeno strada in più anziane e plurimadridonne della mia età. Dipende certoda un insieme complesso di fattori,come dicono nei resoconti scientificiquando non sanno più che cosa dire.Come pure che la fica si bagni più o meno in fretta e più o meno copiosamentedipende da troppe cause (ivi compreso l’uomo,e dunque nella fattispecie io, e poil’umore, il giorno, la luna di traverso)per poter fare una classificazione.Una cosa che mi son sempre chiestoè se la fica, come il cazzo, abbiauna sua impertinente indipendenza,cioè faccia a modo suo anche in contrastocon ciò che vuole la ragazza o donna.Alessandra in un’altra sua poesiadice di sì, che è così. Saràdunque vero; però secondo mela fica un po’ più docile lo è,rispetta un po’ di più l’innamorarsidella donna o ragazza. In questo il cazzoè un disastro, un disastro insuperabile,si fa davvero sempre i cazzi suoi,credi, lo garantisco.Comunque, concludendo, sì, ogni ficaè una fica diversa: posso dunque confermareche la situazione è specularea quel che dice Alessandra dei cazzi:non ce n’è uno uguale a un altro.Dimenticavo: per la fica c’è da aggiungereoltre alle differenze naturalila differenza delle acconciature,insomma il taglio di capelli: c’èquella tutta nature e quella tuttarapata, e tutte le varianti intermedie:il pelo solo sopra, solo al centro,solo un ciuffetto o una strisciolina,e in altri modi ancora. Sì, davvero,c’è una miriade di fiche diverse.Se ci sia corrispondenza fica-viso,ripeto, non lo so. Penso ai casi concretie non so dire. Ogni caso è un casoe non so dire, mi confondo, non so.La verità è che quando penso a una ficapenso alla ragazza tutta intera:e dato che quasi sempre se le ho visto la ficavuol dire che c’è stata o c’è una storia,e dato che le storie d’amore sono belle,sono le storie più belle di tutte,finisce che pensando alle fiche un po’ sorridoe un poco mi commuovo, e poi non so.