Carlo Molinaro

Jono (e una poesia)


Ieri sera sono andato a sentire Jono Manson al Basaglia. Un bel concerto, introdotto e in parte accompagnato da Federico Sirianni e dal suo gruppo. Nel video in basso, una canzone di Jono, Under the stone: sullo sfondo, cioè nelle immagini del video, casa mia investita dal sole del solstizio d'inverno.Poi sono stato a Vercelli in treno, e ho cenato, e sono tornato a Torino sempre in treno, e sul treno ho scritto una poesia, che s’intitola Nel frattempo, ed eccola qui.NEL FRATTEMPOHo le mie fissazioni: si stava chiacchierandofra amiche e amici e un’amica: Mio padremi rimprovera che esco troppo nuda, ha detto,e ho fatto allora la battuta: Saròdunque l’unico padre degenere,che consiglio a mia figlia gonne corte,e un amico scherzando è intervenuto: Tule mini le consigli alle figlie degli altripiù che alla tua, e fai bene, ed era una battutala sua come la mia, ma già stavo a rabbuiarmiper il fatto che nude devono essere sempre– nel comune sentire quotidiano –le altre, mai la moglie o la figlia o la sorella,e già stavo per esprimere un fastidio(guarda che no, le consiglio anche a mia figlia)ma sono stato zitto convenendo fra meche è una mia fissazione o diciamo una miaipersensibilità a una serie di tematiche.Nel frattempoin un ufficio della Casa Bianca o del Cremlinoo di Pechino o della Città del Vaticanoo non lì ma in altri luoghi più nascosti e introvabiliuomini pallidi e duri si scambiavano segnali in codice,decidevano le cose nascoste, decidevanochi mangerà, chi no, chi cadrà in combattimento,mentre noi parlavamo di figlie e nudità:però c’è un filo che lega queste cose,non so trovarlo però so che c’è.Nel frattemponella sala d’aspetto della stazione ferroviariauna zingara si rannicchiava in un angoloe l’amore attraversava la sala gesticolandocome i chirurghi nei film dopo un esito infaustoe spariva dietro la porta scorrevoleverso i binari, lasciando un vuoto e un mistero:però un vuoto da poco e un mistero banale,come quando uno scavo rimane a metàper negligenza o perché non ci sono più soldi.