Carlo Molinaro

Compleanni e cose in mente


Non la vedo dai primi di novembre del 2006, anzi forse del 2005: io con la nozione del tempo sono una frana. Sui primi di novembre sono sicuro, sul 2005 o 2006 no. Comunque, è tantissimo tempo. È scomparsa all’improvviso, senza motivo. O magari un motivo ci sarà, ma in tutto questo tempo, pur avendoci pensato spesso e intensamente, non l’ho capito – e lei non me l’ha spiegato. Era il 2005, per forza, ecco, adesso ho focalizzato: perché ne parlo – del suo essere sparita – in una poesia che è in un libro uscito nel 2006, sì è lì a pag. 545, ho guardato ora, e quindi per forza erano i primi di novembre del 2005 quando è sparita. Bene. Data accertata. Cronologia storica ricostruita. Quindi sono più di tre anni. Cazzo. È davvero tanto.Nel primo anno l’ho cercata spesso. Lo ammetto. Non ce la faccio a rassegnarmi così come niente fosse. Spesso non significa tutti i giorni, non sono un persecutore seriale; ma tre o quattro messaggi o mail al mese sì. Più qualche lettera di carta, sparsa a indirizzi incerti. Lei non mi ha mai risposto. Poi dopo circa un anno mi ha risposto una volta, con una mail in cui mi dava sostanzialmente del rompicoglioni. Giusto. Lo ero stato, indubitabilmente. E allora ho diradato il mio cercarla, fino a non cercarla quasi più. Nell’ultimo anno credo di non averla cercata più del tutto.Quando qualcuno, in quelle robine internettesche tipo Skype o Facebook, mi fa la richiesta: “Posso inserirti nel mio calendario di compleanni?”, rispondo sempre di no (pur non capendo bene la domanda: se uno vuole segnarsi su una sua agenda, cartacea o elettronica, il mio compleanno, mica deve chiedermi il permesso! saran ben fatti suoi, come gestisce la sua memoria delle cose!). Ma rispondo di no perché non mi piacciono gli auguri automatici, e mi sa che quei programmini lì servono a quello, a ricordare automaticamente i compleanni. Uno la mattina accende il computer e gli si apre una finestrella che gli dice: ehi ehi ehi, è il compleanno di Tizio, fagli gli auguri. E magari ci sono già gli auguri pronti da mandare con un distratto clic. Immagino che sia così. E non mi piace. Se non ti viene in mente «spontaneamente» che è il mio compleanno, lascia perdere. Non mi offendo. E spero che non si offendano gli altri quando mi dimentico io (succede spesso, spessissimo). Perché così comunque almeno la volta che ti ricordi è più bello. Meglio ricevere da una persona gli auguri un anno sì e tre no, ma che l’anno sì voglia dire che gli è venuto in mente davvero, piuttosto che riceverli tutti gli anni in automatico. Per me è così, poi non so.(Ci sono tante sfumature nelle sensibilità. Una persona recentemente è rimasta urtata scoprendo che le ho mandato alcuni messaggi molto simili, se non uguali, a quelli che ho mandato a un’altra. E forse ha ragione, non è bello. Però per me è molto diverso dagli auguri programmati. Due messaggi, benché quasi uguali, implicano comunque che entrambe le persone mi siano venute in mente, in modo non automatico, anzi spontaneamente nel mio pensiero, una per una. Dopodiché volevo dire a tutte e due all’incirca la stessa cosa, è vero. Ma non è come gli auguri ricordati dal computer alla scadenza. Secondo me è tutta un’altra cosa.)Ecco, un’ora fa ho finito un lavoro noioso, ho guardato fuori, il cielo biancazzurro, il sole, la neve ghiacciata sui tetti, ho pensato che è inverno, che il 17 è S. Antonio abate mentre quell’altro S. Antonio è a giugno il giorno dopo il compleanno di mio figlio, ma io me li confondo i santantoni, e il 18 prossimo è il compleanno di mia nipote più grande, la prima figlia di mia sorella, che quando vado a Vercelli adesso le prendo un regalino, e il 25 mia madre e il 30 mia figlia e insomma gennaio è pieno di compleanni, e oggi che è il 13, oggi che è il 13...Oggi è il compleanno della ragazza che non vedo dai primi di novembre del 2005. Non l’ho segnato da nessuna parte, né su agende né sul computer, niente. Mi è venuto in mente, così. E non ho resistito, non potevo resistere. Le ho mandato un sms di auguri. Breve, solo gli auguri, non ho occupato neanche tutti i 160 caratteri di un sms. Non dovevo farlo, vero? Se una non ti vuol più sentire, devi rispettare la faccenda. Ma un piccolo sms di auguri... Poteva benissimo non venirmi in mente che oggi è il suo compleanno, è stata una concatenazione di pensieri casuali, se esiste la casualità. Però mi è venuto in mente. E le ho mandato il sms. Carlo, il rompicoglioni. Buona giornata! Oggi è anche S. Ilario, l’onomastico del paesino di Bocca di rosa.