Carlo Molinaro

Quisquilie della luna


Ieri o l’altro ieri ho scambiato qualche messaggio con una conoscente artista. Lei diceva che non è bene buttare subito tutto in rete, condividere subito tutto con «il mondo», perché così l’arte perde intimità. Le ho risposto che non so, che dipende dai casi. Pochi minuti fa ho scritto una poesia ispirata alla luna (un’ispirazione molto tradizionale), la luna di pochi minuti fa, e in questo caso mi va di metterla subito qui. Non solo: due «momenti» della poesia li illustro anche con la fotografia di quell’attimo: due versi linkati. Versi cliccabili. Queste cose moderne. Però sì, altre volte scrivo su pezzetti di carta e tengo per me. Dipende. Buon sabato!   QUISQUILIE DELLA LUNA  La mezzaluna calantegobba a Levanteè dalle parti del campanile stamattinaprima bianca su neropoi bianca su blupoi s’è fatta gessata sull’azzurrocome diceva Antonellaè grande si fa giorno va calandopassa un aereo imbiondito dal solefra luna e campanilepassa un uccello che vola in diagonalefra campanile e quala luna ora va dietro il campanilela ringhiera della balconata altadel campanileadesso è sulla lunala luna sparisce dietro il campanilechissà se uscirà dall’altra partenon seguirò questa vicendafino alla fineperché devo mettere su il caffèe cominciare a lavorarenon c’è tempo per questequisquilie della luna.  [Nell’immagine in alto a destra, la lampada che mi regalarono quando avevo sei anni, e che ho ancora in camera: certi oggetti hanno durata.]