Carlo Molinaro

L'egoismo. Il mio, specificamente


Questo è un freddo inverno che non è ancora finito. Lui dorme in un’auto abbandonata. Io ho un alloggetto ben riscaldato, due camere e cucina. Oltre al mio letto matrimoniale ci sono un divano letto e una brandina, che uso quando vengono a trovarmi amici che ospito. Oh, certo, di motivi ne trovo quanti ne voglio. Se si installa da me non se ne va più. È una brava persona ma non ho voglia di convivere con lui. Ho il diritto alla mia casetta, alla mia intimità, a farmi i cazzi miei come e quando voglio. Ce ne sono centinaia di migliaia come lui e allora perché proprio io dovrei ospitare proprio lui. Ho da lavorare e da cercare lavoro, che se no fra poco finisco pure io in un’auto abbandonata, che riesco a malapena a pagare l’affitto. Perché mai dovrei mettermi in casa un estraneo. Poi magari dato che c’è posto porta gli amici. Poi io mangio alle tre di notte e lui magari ha altri orari. Insomma perché dovrei farmi sconvolgere la vita, poi non ce la faccio e divento nervoso e lo insulto magari. Mi rovino la vita. Eh, come si fa. Stronzate. Io, personalmente io, ho un alloggetto riscaldato e lui, propriamente lui, persona che conosco, dorme in un’auto abbandonata, in questo inverno gelido. Non ho nessuna giustificazione. Non sono meglio di nessun altro. Sono un egoista e uno stronzo, e ogni altra analisi è solo una divagazione di comodo, una scusa. Vivo di divagazioni e di scuse, come gli altri, e non ho nessuna giustificazione. Che giustificazione c’è davanti a chi dorme al freddo in un’auto abbandonata?