Carlo Molinaro

Il finito


Mi sono alzato, ho lavato i piatti della cena di ieri sera, ho fatto colazione, non ho lavato il pentolino e la tazza, ho guardato fuori dalla finestra, ho scritto questa poesia, adesso vedo di cominciare a lavorare, a fare cose utili, che è tardi. Buon mercoledì. [Nell'immagine a destra, la mansarda di fronte, stamattina.]IL FINITONel vetro della mansarda di frontesi specchia il tetto di casa miaperò dire che le case si guardano in facciaè solo un'invenzionele case sono mattoni e calcinanon hanno occhi né pensiero né intenzionimentre il nostro pensieroi nostri occhi le nostre intenzionisono un magro vapore che si posabrevemente su un cedere di smisurateo microscopiche cose - le cose:uno straccio appeso a un filo,un bicchiere sul tavolo, una macchiasulla parete che se io morissi adessonon cambierebbe per nullanon guarderebbe non penserebbe néavrebbe alcuna intenzione.