Carlo Molinaro

Non sembra


Ieri ho fatto un lungo giro in bicicletta, e oggi c’è un forte vento a Torino. Le due cose sono separate: ieri, mentre andavo in bici, non c’era vento; oggi non vado in bici e c’è vento. Però le ho associate, e mi è venuto in mente un ricordo d’infanzia (affiorano i ricordi d’infanzia, ed è, insieme con i primi capelli bianchi, un segno di senilità): mi sono ricordato di una volta che, all’età di dieci anni circa, dopo un giro in bici in un giorno di vento, tornai a casa ed esclamai, in una stanza con adulti: «Non sembra, ma il vento influisce sulla bicicletta!». Due adulti (uno forse era mio padre) risposero all’unisono (forse è per questo che mi si è impresso nella memoria): «Ma come non sembra? Sembra sì! Il vento è importante per i ciclisti». Ricordo che mi stupì molto (e anche un poco mi indispose) quella sicurezza sprezzante, quel loro saperlo già. A me non sembrava affatto ovvio che l’aria, una cosa così sottile e invisibile, una cosa praticamente inesistente (alla mia percezione di allora, almeno) potesse influire su una cosa concreta ed esistente come una bicicletta. Anzi, ne ero molto stupito.Mi stupivo ogni giorno di cose simili. Ero un bambino perennemente stupito. A volte ho la sensazione di esserlo ancora. Incontro ancora cose, ogni giorno, ovvie per tutti, che mi stupiscono profondamente. Perché, in fondo, a me non sembra. Di un’infinità di cose. E vabbè. Andiamo avanti! Buona giornata.