Ieri sera alla libreria Massena 28 a Torino è stato presentato il libro di Beppe Marchetti Un'altra estate (Edizioni Las Vegas, Torino, maggio 2009, stampato a Isola del Liri, celebre località in provincia di Frosinone, celebre perché ne proveniva la ragazza mostosa di Una vita violenta di Pasolini, credo, o forse era il ragazzo, il libro non lo trovo adesso, quello di Pasolini intendo, quello di Beppe è qui sul tavolo, pp. 144, formato 13x19, euro 12).Il titolo fa pensare a una storia estiva, e in effetti lo è, ed è una storia d'amore, una storia d'amore estivo, ma non solo. Ci sono dentro due personalità bene descritte e un intreccio un po' universale e un po' generazionale, direi più universale che generazionale, ma di età e generazioni non ho mai capito granché, quindi non so se faccio testo. Il finale non lo svelo ma dico che, nella mia personale interpretazione, è malinconico, perché vede, insomma, il prevalere del peso greve della società e dei suoi percorsi, come in Romeo e Giulietta, ma diversamente. Adesso non sto a fare una recensione, anche perché non l'ho ancora letto tutto, da ieri sera (il finale l'ho già letto perché leggo sempre prima il finale, di tutti i libri, gialli compresi, se no la lettura mi dà ansia, e nella vita di ansia ce n'è già fin troppa, per cui non vado a cercarmene altra nei libri, mica sono masochista); ma dai brani letti, e da ciò che ho sentito alla presentazione, mi sembra proprio una buona lettura.La serata alla Massena è stata bella. Ho conosciuto (ma forse lei mi conosceva già, sono così svanito!) una ragazza bionda alta quasi come me, di nome Erica (o Erika, ma dal viso direi più con la "c", che è una lettera che se la tira di meno e mi piace di più - però se invece è con la "k" va bene lo stesso, che poi i nomi non sono colpa di chi li porta), e non le ho chiesto neanche il numero di telefono, né il cognome. Ho conosciuto anche Brunetto, che era un contatto in rete e adesso ha un volto. Bene.A presentare Beppe c'era il poeta Guido Catalano, hanno letto brani del libro, si sono fatti domande, alla fine anche il pubblico ha fatto domande, c'è stata persino qualche risposta, il tempo è scivolato via liscio e dopo si sono mangiate le piadine che erano buone. La serata è stata videotrasmessa in tutto il mondo, su Internet, da RadioTeleCatrame 19, ed è stata seguìta da milioni di spettatori... forse no, ma comunque più di dieci spettatori, come rivelano le potenti tecnologie sapientemente maneggiate da Arsenio Bravuomo, ieri sera in veste di tecnico. Ma, soprattutto, la libreria era piena di gente partecipe e contenta. E ora compratevi il libro, e leggetelo in quest'altra estate.[Nell'immagine in alto a destra, due fotogrammi della videotrasmissione: a sinistra il tavolo presentatorio, con l'autore Beppe Marchetti (braccio alzato davanti al petto) e l'intervistatore Guido Catalano (bicchiere alla bocca); a destra io tra la folla (maglietta blu che ci ho dormito e ce l'ho ancora addosso stamattina, forse è meglio se mi faccio una doccia). I fotogrammi sono stati colti da Alessia Caba, che ringrazio.]
Un'altra estate: quella di Beppe Marchetti
Ieri sera alla libreria Massena 28 a Torino è stato presentato il libro di Beppe Marchetti Un'altra estate (Edizioni Las Vegas, Torino, maggio 2009, stampato a Isola del Liri, celebre località in provincia di Frosinone, celebre perché ne proveniva la ragazza mostosa di Una vita violenta di Pasolini, credo, o forse era il ragazzo, il libro non lo trovo adesso, quello di Pasolini intendo, quello di Beppe è qui sul tavolo, pp. 144, formato 13x19, euro 12).Il titolo fa pensare a una storia estiva, e in effetti lo è, ed è una storia d'amore, una storia d'amore estivo, ma non solo. Ci sono dentro due personalità bene descritte e un intreccio un po' universale e un po' generazionale, direi più universale che generazionale, ma di età e generazioni non ho mai capito granché, quindi non so se faccio testo. Il finale non lo svelo ma dico che, nella mia personale interpretazione, è malinconico, perché vede, insomma, il prevalere del peso greve della società e dei suoi percorsi, come in Romeo e Giulietta, ma diversamente. Adesso non sto a fare una recensione, anche perché non l'ho ancora letto tutto, da ieri sera (il finale l'ho già letto perché leggo sempre prima il finale, di tutti i libri, gialli compresi, se no la lettura mi dà ansia, e nella vita di ansia ce n'è già fin troppa, per cui non vado a cercarmene altra nei libri, mica sono masochista); ma dai brani letti, e da ciò che ho sentito alla presentazione, mi sembra proprio una buona lettura.La serata alla Massena è stata bella. Ho conosciuto (ma forse lei mi conosceva già, sono così svanito!) una ragazza bionda alta quasi come me, di nome Erica (o Erika, ma dal viso direi più con la "c", che è una lettera che se la tira di meno e mi piace di più - però se invece è con la "k" va bene lo stesso, che poi i nomi non sono colpa di chi li porta), e non le ho chiesto neanche il numero di telefono, né il cognome. Ho conosciuto anche Brunetto, che era un contatto in rete e adesso ha un volto. Bene.A presentare Beppe c'era il poeta Guido Catalano, hanno letto brani del libro, si sono fatti domande, alla fine anche il pubblico ha fatto domande, c'è stata persino qualche risposta, il tempo è scivolato via liscio e dopo si sono mangiate le piadine che erano buone. La serata è stata videotrasmessa in tutto il mondo, su Internet, da RadioTeleCatrame 19, ed è stata seguìta da milioni di spettatori... forse no, ma comunque più di dieci spettatori, come rivelano le potenti tecnologie sapientemente maneggiate da Arsenio Bravuomo, ieri sera in veste di tecnico. Ma, soprattutto, la libreria era piena di gente partecipe e contenta. E ora compratevi il libro, e leggetelo in quest'altra estate.[Nell'immagine in alto a destra, due fotogrammi della videotrasmissione: a sinistra il tavolo presentatorio, con l'autore Beppe Marchetti (braccio alzato davanti al petto) e l'intervistatore Guido Catalano (bicchiere alla bocca); a destra io tra la folla (maglietta blu che ci ho dormito e ce l'ho ancora addosso stamattina, forse è meglio se mi faccio una doccia). I fotogrammi sono stati colti da Alessia Caba, che ringrazio.]