Carlo Molinaro

Immaginarla in treno


Lavoro, cose varie, caldo. Una poesia scritta non molto tempo fa, sull'immaginazione. Sognare/immaginare è bello, ma è più bello se sta negli interstizi di una storia vera, nell'arco fra un incontro e l'altro: se è quell'immaginare che riempie un'attesa, quell'immaginare che desidera sbagliarsi, desidera cedere a una realtà più bella di quella pensata, desidera umilmente sorprendersi ancora.In verità il mio immaginare è sempre così, è sempre un immaginare che vorrebbe essere superato da una realtà che arriva, più grande di lui, più fantastica della fantasia. Solo che non sempre accade. Ma a volte, per fortuna, sì.[Nell'immagine (si chiama immagine ma non è immaginazione, è rappresentazione): Dettagli di tre corpi (due femmine e un maschio). Lavorazione a collage da foto pubblicitarie di pubblico dominio, 2009. Torino, collezione privata.]IMMAGINARLA IN TRENOQuando lei è in treno e viene da me e io la aspettola immagino, la immagino seduta nel vagonevestita di bianco o d'azzurro perché sonoi suoi colori preferiti, perònon è una regola: se un giorno arrivassevestita di verde o d'arancio va bene lo stesso.È bello immaginare quando sai che dopo un'ora o due o trevai alla stazione a prenderla e lei scendee sarà sicuramente un poco diversada come immagini, perché le persone- e specialmente le persone amate -hanno sempre qualcosa di nuovo e sorprendente.