Carlo Molinaro

Questo tempo che cambia


Il vento, il lavoro, le belle giornate. I pensieri che corrono. Ho fatto il bucato, ho steso i panni: le camicie le ho appese sotto la tettoia (si veda l'immagine a destra). Niente di eccezionale. Eppure ogni tanto ho la sensazione che ogni momento, come canta Max Manfredi, sia «la diga di un fiume in piena». Ho scritto adesso una poesia su questo tempo che cambia.QUESTO TEMPO CHE CAMBIA                               Quand ch'ai rivrà l'ora pi granda, l'ültima,                                          e ch'a-m ciamràn lòn ch'i l'hai fait ëd bel,                                          mi rispondrài ch'i l'hai guardà le nìvole:                                          le nìvole ch'a van travèrs al cel.                                                                       Nino CostaLo sento dire spesso in questi giornid'inizio estate: «Sto bene, va bene,però ho la testa strana, sbacalita,non sono tutto a posto». Stamattinaal bar l'ha detto un uomo anziano: «Hola testa che va in giro» - e la barista:«Anch'io, che cosa vuole, è questo tempoche cambia, questi sbalzi, i temporali,il caldo e freddo, la pressione dell'aria...».Davvero in questi giorni vorticosidi fine giugno lo sento dire spessodagli amici con cui parlo o dagli estraneiche ascolto al volo per strada, sul tram:«Sì, c'è un bel sole, però lo patisco,ho l'ansia, le vertigini, dev'esserequesto tempo che cambia, questi sbalzi».E forse sì, è questo tempo che cambia,cambia la scena, cominciamo ad accorgerci- quando è successo? in un giorno preciso? -che qualcosa non quadra, qualcosa non va,non è più come prima, c'è qualcosache s'è inceppato nel quieto tran tran, c'è qualcosadi strano nelle nuvole - o lo strano è chestiamo tornando a guardare le nuvole.