Carlo Molinaro

Tieni, cara, la meraviglia


TIENI, CARA, LA MERAVIGLIA                                      a C.Tieni, cara, la meraviglia che esce come lacrime o sudore dal mio corpo impacciato - e io l'asciugo in fretta, per pudore o per timore - tu che hai voluto guardare e hai visto. Tieni cara la meraviglia: è cosi raro poterla tenere: la meraviglia che si meraviglia di essere raccolta con dolcezza: è stata maltrattata e si nasconde per abitudine. Tieni la meraviglia mescolata con le scorie, il dolore: non si può distillare, ma l'occhio innamorato ha pazienza, distingue, trova, scava, non ha bisogno di prendere o togliere: abbraccia e unisce. Tieni, cara, la meraviglia: la meraviglia se c'è chi la tiene ha la sua metamorfosi: diventa gioia, s'illumina e illumina, è ciò che è nata per essere: il dono, il dono che si porge. Non domandarti da che lontananze viene, di che colore è il suo paesaggio, quali storie traversa: se la vedi vuol dire che è per te. La meraviglia non si può possedere o conservare:per chi la vede c'è.