Carlo Molinaro

Acquerello e Grande Fresco


Dato che questa settimana ho tanto lavoro, tante cose da fare, riesco comunque a perdermi in pensieri vani e inutilissime cose. Pensavo ieri pomeriggio che nella vita, nella testa, nel cuore, ci sono infinite componenti, infinite angolazioni. Impossibile dirle tutte. E ci sono infiniti spazi. Spazi solari e spazi lunari, diurni e notturni, di verità e di sogno, diversi anche se non nettamente divisi: il sole sfuma nella luna e la luna nel sole, ci sono chiari e scuri nel giorno come nella notte, la verità si mescola con il sogno e il sogno ha la sua verità. A volte questi spazi sembrano entrare in conflitto, ma credo che sia solo a causa dei nostri limiti, dei nostri schemi, dei nostri timori. Comunque, mentre pensavo a spazi solari e lunari, mi è venuto non da scrivere una poesia ma da dipingere due acquerelli. Da quando dipingo acquerelli? Da ieri: nella vita bisogna fare cose nuove ogni tanto, no? Non sono certo capolavori, ma mi è piaciuto dipingerli. Sono due acquerelli monocromi. Questo qui è quello solare ed è giallo; questo qui è quello lunare ed è blu. Non so neanche se li ho fotografati bene, per fotografarli li ho semplicemente appoggiati per terra al sole e li ho fotografati: non conosco tecniche di foto d'arte! Vabbè, ho fatto anche questo... Raffigurano due donne, ma non sono ritratti, è una fantasia così.Ieri sera invece sono andato a Vercelli al Grande Fresco, a cui partecipavano anche due miei amici perlappunto vercellesi, Guido Michelone e Francesca Tini Brunozzi, e ho fatto questo video. Adesso però basta cazzeggiare, che ho ancora un po' di bozze da correggere, da consegnare stasera. Buona giornata!