Carlo Molinaro

Sono un principe azzurro che si emoziona per una fica non necessariamente rasata


SONO UN PRINCIPE AZZURRO CHE SI EMOZIONA PER UNA FICA NON NECESSARIAMENTE RASATA                       A Eliana e Barbara, autrici di due libri belli Nel componimento 61 Eliana Langiu se la prende con gli uomini che si emozionano per una fica rasata: capisco il suo punto di vista: mi ricorda - benché sia un genere diverso - Barbara Fiorio che in C'era una svolta se la prende con i principi azzurri che si innamorano di belle addormentate senza averci scambiato una parola: capisco il loro punto di vista: tuttavia devo dichiarare o ammettere (non so se dichiarare con orgoglio o ammettere con vergogna: facciamo nessuna delle due: facciamo dire, dire e basta, è un fatto) che io mi emoziono per una fica non necessariamente rasata (preferisco, anzi, con un po' di pelo) e m'innamoro anche senza scambiare tutte quelle parole: una morta in una bara di cristallo magari no, non esageriamo, però mi basta poco, due cazzate dette una sera con una incontrata per caso in un locale, e io, se m'innamoro, m'innamoro (e di solito resto innamorato per anni, per almeno alcuni anni). Ora, intendiamoci, a volte m'innamoro anche in modo più dialettico, dopo lunghe conversazioni e conoscenza: ci sono vari modi, ma non è che un modo valga più di un altro modo: tre minuti o tre anni di parole, se m'innamoro m'innamoro, conta l'esito e l'esito è lo stesso: la maniera di arrivarci mi sembra irrilevante. E, intendiamoci, non tutte le fiche, rasate o non rasate, mi emozionano: a qualcuna rimango indifferente: ma spesso mi emozionano, che siano fiche di donne amate, conosciute e penetrate, o fiche viste appena un attimo, per sbaglio o per fortuna, o addirittura solo immaginate. Non c'è regola in tutte queste cose. Poi Eliana si domanda quanti uomini sarebbero disposti a rasarsi lo scroto così come le donne si rasano la fica: questa mi sembra una polemica inutile: sono abitudini, mi faccio la barba non dico tutte le mattine ma spesso, qualche volta mi taglio le unghie, se ritenessi vantaggioso farlo mi raserei lo scroto - peraltro delle donne con cui sono stato direi che si rasava una su tre, si, grosso modo direi una su tre, e due su tre ce l'avevano incolta e a me piaceva uguale e non ho chiesto mai a nessuna, è chiaro, di rasarsi. Forse sarebbe utile un po' a tutti, femmine e maschi, ammettere che c'è differenza fra i generi e ci sono sfumature infinite: schemi a parte (gli uomini s'innamorano con gli occhi, le donne con le orecchie, è un vecchio adagio e di sicuro non è sempre vero ma potrebbe indicare una tendenza) ci sono variazioni, sfumature infinite, ogni storia è diversa: e l'emozione, quando è vera, è preziosa come è prezioso innamorarsi, innamorarsi è lo stato di grazia, forse l'unico stato di grazia in questa breve vita di dubbio senso e dubbia utilità: e fra un pelo di fica e l'universo non c'è una differenza sostanziale. Eliana Deborah Langiu, Polaroid (secondo album), Edizioni Manifattura Torino Poesia, collana Le vene, Torino, 2010. Barbara Fiorio, C'era una svolta, Edizioni Eumeswil, collana Legittima Difesa, Broni (PV), 2010.