Carlo Molinaro

Le scene dei miracoli e il poeta


LE SCENE DEI MIRACOLI E IL POETA                         a C.                               ...en El Raval, fue muy curioso porque hubo de todo,                                abuelas que te gritan «guarra»,                                los paletas flipando, los niños... (E. S.)Etimologicamente un miracolo dal latino mirari è il luogo, è sostanzialmente il luogo, la scena del mirare, ammirare, meravigliare: così come un cenacolo è il luogo, è la scena del cenare. Il miracolo, a differenza della cena, esiste in relazione a chi lo guarda: non è una fantasia, accade veramente, ma è miracolo soltanto se chi guarda lo sente come tale: mira, ammira, si meraviglia. E dunque un miracolo può esserci o non esserci dovunque. Dove voglio arrivare? Forse al solito discorso sull'amore? Non lo so dove voglio arrivare. Se è una ragazza la scena del miracolo può accadere di tutto: che le vecchie gridino «troia», i muratori restino flippati, i bambini non si sa (i bambini sono ingenui e insieme stronzi): e il poeta di solito è in disparte, il poeta forse è l'unico a sapere che proprio di miracolo si tratta ma resta fuori scena. Dove voglio arrivare? Forse al solito discorso sull'amore? Non lo so dove voglio arrivare, ma il discorso non è solo d'amore e di ragazze. Anche se la scena del miracolo è, per esempio, il vento che rimescola e fa cantare gli alberi e garrire i colori dei panni, può accadere di tutto: una donna alla finestra tira i fili e ritira, un uomo corre prima che piova, un altro si abbottona la giacca: tutti vivono la scena e forse non lo sanno, che è un miracolo, ma sono dentro: il poeta lo sa ma resta fuori, con la testa già piena di parole che come grumi intasano la vena della gioia. Se è fortunato, però, se è fortunato, se è fortunato, ha una poeta accanto che lo ama così, nel fuori scena: può dire a lei ciò che sa del miracolo e lei capisce, lo tiene per mano, forse lo bacia anche, gli sorride: e vanno insieme a prendere il battello che navigando traversa i colori, le foglie, le ragazze, i fili, il vento, con vita a bordo e vita fuori bordo che non puoi viverla tutta, si perde nel bianco della scia - ma è un miracolo il navigare tenendosi per mano e lui, incredulo, si accorge che stavolta non è rimasto lontano a osservare: è parte del miracolo anche lui. Così arrivo a un diverso discorso sull'amore e sui miracoli - o a nessun discorso, a solamente tenersi per mano e guardarsi e guardare.