Carlo Molinaro

Resterà una voragine


RESTERÀ UNA VORAGINE Tu non puoi, tu non puoi, tu non puoi in una sera d'estate con gli amici che suonano in un cortile di corso Valdocco dirmi non ho niente da dirti, Carlo e voltarti altrove, indifferente, gelida. Tu non puoi farlo, Eva Escañuela Sánchez, tu non puoi farlo, perché è troppo crudele e soprattutto perché non è vero: tu hai un miliardo di cose da dirmi: e lo sai, io lo so che tu lo sai. Tu non puoi, tu non puoi, tu non puoi dirmi non ho niente da dirti, Carlo - ma invece puoi, puoi farlo e l'hai fatto e come in una canzonetta degli Anni Sessanta io ho sentito una spada nel cuore precisamente una spada di ferro nel cuore: scusami se non è molto originale ma ho sentito così precisamente fra le costole, dentro, nella carne, nel cuore una spada: le canzonette hanno un loro perché. Tu non puoi, tu non puoi, tu non puoi in una sera d'estate con gli amici che suonano buttare via tutto il mondo bellissimo che si poteva vivere: frantumare sogni che sono sogni anche tuoi, ne sono certo. Tu non puoi, tu non puoi, tu non puoi, tu non puoi, Eva Escañuela Sánchez, distruggere tutto, buttare via tutto - ma invece puoi. Resterà una voragine dove poteva crescere un giardino.