Carlo Molinaro

La novantesima. Con poesia.

QUELLE FOTO

dici che vorresti che io togliessi
quelle tue foto di nudo artistico
da internet
io vorrei che almeno prima
ne parlassimo un po'
ma soprattutto vorrei
che tu capissi cos'è
per me
toglierle
cioè sinceramente
come la sento io questa cosa
e se il mio sentire sarà giudicato
da malato di mente
pazienza
ecco provo a spiegarti
per me sottrarre quelle foto
al patrimonio di bellezza dell'umanità
è una cosa che preferirei
potendo scegliere
con tre piccole bombe atomiche mirate
incenerire la Galleria degli Uffizi
il Louvre
e l'Эрмитаж
quindi non è cosa da poco
non so se ti rendo l'idea
probabilmente no
- quando c'entri tu
sono rassegnato a non rendere l'idea

PETTEGOLEZZI

Ve lo dico anche se probabilmente
non sto per uccidermi come Cesare Pavese:
non fate troppi pettegolezzi,
non sparlate della gente.
Ve lo dico anche sapendo
che così avrete da spettegolare
sul mio presunto buonismo
che chissà cosa c'è sotto. Me ne sbatto.
Ve lo dico anche sapendo
che l'amico Guido Catalano li mette
- i pettegolezzi - fra le cose belle
da fare con lei, con le carezze,
i baci fuori stagione e cucire i bottoni.
Me ne sbatto. Io personalmente
vi dico: non fate troppi pettegolezzi,
non sparlate della gente. A me
dà fastidio come una scorreggia a tavola
o un ministro che dice «gli italiani vogliono».
Questa borghesia che rientra dalla finestra
(o non era mai uscita dalla porta?)
col suo puzzo cattivo di salotto del cazzo
va a infestare dappertutto.
Propongo un esercizio: qualche sera
ci si trovi a cena, fra amici, e si giochi
a parlar solo bene: ciascuno si scelga
una o più persone e ne parli solo bene,
ne tiri fuori tutto il bene che c'è
e se qualcuno degli altri, ascoltando,
avrebbe da obiettare
se lo tenga per sé.