« Parole a chi non c'è più | Le parole della sera » |
Perchè, in fondo, penso che esistano ancora le mezze stagioni. La luce che filtrava dalla cucina alle cinque la mattina, il sapore del sesso di donna, infilarsi un dito nel naso alla ricerca del tesoro, la prima volta che ho fatto l'amore non mi è piaciuto per niente. Il sole visto nascere e morire da Promontorio, il mare che a volte non mi sta negli occhi, la sua testina che faceva capolino tutto sporco di vita sangue e farina, quella volta che ho visto un uomo piangere. Il desolante caldo dell'altoforno, questi calli nelle mani che sanno di vita, il vento di Sampierdarena, la pateca tagliata a spicchi che così è più buona, il Natale che andai all'aereoporto e vidi arrivare papà con la barba lunga, il luglio in cui non lo vidi morire. Il silenzio dei campi di grano, le fette di pane nero spalmate sulla nutella, l'umidità delle notti al centralino, la prima volta che toccai il primo amore, la sbronza quando finì, lo sconcerto di trovarmi a scrivermi l'anima innanzi al mondo e il sollievo di sapere di farlo per me. Questa volta solo per me. |
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o sole
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o ti accendessi il mare
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Amore.
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