Mon coin de ciel

La lettura non è un piacere sostitutivo


 
  Una delle gioie della mia vita di adolescente  consisteva nella lettura: mi sdraiavo sul mio  letto con un libro e diventavo il testo.  Se il  romanzo era bello, mi trasformavo in lui.  Se  era mediocre, trascorrevo comunque delle ore meravigliose a godere delle cose che non mi piacevano e a sorridere delle sue occasioni mancate.  La lettura non è un piacere sostitutivo. Vista dall’esterno, la mia esistenza era scheletrica; vista dall’interno ispirava quello che ispirano gli appartamenti il cui unico mobilio è una biblioteca sontuosamente stracolma di libri: l’ammirazione gelosa per chi non si sovraccarica del superfluo e trabocca del necessario.  [..] L’infelicità serve a qualcosa: io, per esempio, avevo recuperato la mia stanza e il mio diritto alla lettura. Non avevo mai letto tanto come in quel periodo: divoravo libri, sia per compensare le carenze passate sia per affrontare la crisi imminente. Chi crede che leggere sia una fuga è all’opposto della verità: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioni.Amelie Nothomb, "Antichrista"
Leggo da sempre, da quando ho memoria. Ma mai, prima di adesso, mi ero imbattuta in un pensiero come quello della Nothomb, che descrive alla perfezione la mia esperienza di lettrice. Le parole del libro non sono mai state per me solo lettere stampate su un foglio di carta: sono un altro mondo, uno spazio in cui posso vivere un'altra storia e fare esperienza e tesoro delle sue vicessitudini. Di alcuni personaggi son diventata amica, concludere la lettura che li vedeva protagonisti era un momento triste, ma la cosa bella è che li posso ritrovare quando voglio. Basta allungare il braccio verso la mia libreria, non ancora grande e spaziosa quanto quella dei miei sogni, appoggiarmi allo schienale della sedia, sfogliare le pagine e sgombrare la mente. Dimentico la fame, il sonno, il cellulare e gli impegni. In tanti non capiscono, c'è chi dice che la mia passione sia una via di fuga, un tentativo di alienarsi dalla quotidianità del reale, ma la Nothomb ha dato finalmente voce ai miei pensieri contrari, mai usciti abbastanza puntualmente dalla mia bocca: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioniAh, com'è la libreria dei miei sogni? Esattamente così: 
Davvero, capisco perfettamente perchè Belle sia rimasta nel castello della Bestia: per una libreria così, avrei sopportato anche io!Lyra