Mondi Di Carta

Post N° 2

Ammettetelo, ogni bujon lettore prima o poi pensa di poter scrivere un grande libro. Vabbe', diciamo un buon libro.
A volte però, ci finisce in mano un libro famoso, pubblicizzato, strarecensito (o ce lo mettono in mano, solitamente quegli amici che leggono solo periodici diretti da Sandro Maier...).

Libri che, se anche sono sopportabili, a voilte nascondono degli errori talmente clamorosi da provocarci minimo minimo una violenta reazione cutanea.
Nella mia biblioteca alternativa (che a leggerla tutta di un fiato vi viene il sospetto che il presunto UFO caduto a Roswell fosse in realtà una macchina di Leonardo da Vinci pilotata da Cavalieri templari che andavano a nascondere il Santo Graal nellla piramide di Cheope) conservo un bel tomo del genere Santo Graal, che mi sembrò costriuto con estrema precisione dal punto di vista storico.
Fino a pagina 182.
A pagina 182 l'autore, dissertando della situazione politica dell'europa al termine della prima guerra mondiale, parlava "...della difficile situazione creatasi in italia dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale..."
Ora, io non sono una cima, ma mi pare che, dal 1861, come paese abbiamo vinto pochino, ma anche se fu una tragedia immane e se determino conseguenze anche peggiori nel dopoguerra, il primo conflitto mondiale l'abbiamo vinto...
L'autore è francese: che oltralpe non riescano proprio a digerire le nostre vittorie?

Ma torniamo a noi ed analizziamo un caso specifico: Dan Brown.
Lo so, è come sparare sulla croce rossa, ma sforzatevi un attimo: qaunti errori avete trovato? e non solo nel Codice Da Vinci?
Coraggio, fatevi avanti. Io mi limito a questo:

Ne La verità del ghiaccio i cattivi sparano ad uno dei protagonisti, lo colpiscono e un bossolo resta nella ferita.
Ora, chiunque abbia fatto il militare o abbia una minima conoscenza delle armi da fuoco sa che perchè un bossolo rimanga nella ferita, bisogna infilarcelo a mano! Casomai sarà il proiettile!
Speriamo sia un errore di traduzione: con tutte le armi da fuoco che girano, sarebbe un errore davvero cretino.

Trovate gli altri.

Komban wa. G. 

Incipit

Inizio questo piccolo spazio sul web, dedicato a tutti coloro che, come il sottoscritto, all'alba di ogni nuovo giorno, faticano a trovare la sveglia perchè il comodino è ingombro di libri (nel mio caso, a volte, ci trovo anche un Grosso Grasso Gatto Nero). A quanti contribuiscono pesantemente al fatturato IKEA, e che non chiamerebbero mai il proprio cane Billy "...perchè è il nome di una libreria".

A quanti, per agevolare il buion riposo, confidano più nelle Case Editrici che nelle Case Farmaceutiche.

A quanti, sperduti in certe librerie dove la razionalità e il buon senso sono da tempo banditi, cercano per ore un piccolo tesoro, indecisi se rischiare la morte per fame o suicidarsi rivolgendosi ad un commesso.

Questo spazio è dedicato a noi. Io racconterò di alcuni libri, conosciuti a tutti o sconosciuti solo ad alcuni. Voi fate lo stesso.

Con l'unica norma, Imprescindibile e Irrevocabile: in questo libro si parla di libri letti da noi, non pubblicizzati, descritti o recensiti su riviste o media.

Komban wa. GB