ippogrillo

PARTECIPAZIONE


Quel che resta degli spazi per le affissioni elettorali mostra,e mostrava, solo manifesti per il SI. Non trovi un manifesto che inviti a votare NO nemmeno a pagarlo oro(pochi anche gli spazi per la verità).Uno si chiede allora se han capito che i manifesti non servono più in epoca di Web e di TV,ormai la comunicazione passa altrove.Ma allora perchè tapezzano Milano con manifesti Contro le Toghe Rosse? Perchè non smettono di mostrare il loro faccione ripugnate su sfondo azzurro quando ti chiamano al voto sulla loro candidatura?No la logica è altra.Hanno capito che non valeva la pena l'investimento in manifesti.Era inutile invitare a votare NO...,non era credibile e allora hanno contato sulla tua indifferenza,sulla tua inutilità di cittadino consapevole e ti hanno detto implicitamente "stai a casa,non ti voglio non mi servi,anzi mi sei d'ostacolo, non venire affatto alle urne .. se tu non vieni tutto si sarà dimostrato inutile ,così svergogneremo chi ha raccolto le firme per questo inutile atto di democrazia partecipata e dimostreremo che ha sprecato i soldi pubblici...MA gli è andata male. Questo popolo tanto invocato a sproposito dai populisti da strapazzo ha dimostrato di essere tale e di esprimersi sapendo ciò che vuole e ciò che non vuole.Nella crisi generale dei partiti che non rappresentano quanto emerge dal basso,in attesa che si riorganizzino e che si adeguino ai tempi, sarebbe opportuno rivedere le leggi elettorali,compresa quella sul referendum superando il "quorum" che rischia di rendere inutile il dibattito sul merito. Questo istituto merita la stessa dignità riservata alle elezioni politiche in cui il valore assoluto un tempo valutato in termini assoluti di voti,(quantità reale di cittadini che si esprimevano ) ora viene ridotto a pure percentuali di elettori che si vanno via via assotigliando .Non voglio parlare qui del premio di maggioranza o del "porcellum".Ma per rendere costruttivo il dissenso così come il consenso, anche il non voto deve assumere dignità.Allora pure nelle elezioni politiche chi non raggiunge un quorun di voti corrispondente alla maggioranza "reale" dei cittadini (e non dei soli votanti) non dovrebbe essere legittimato a governare.Beh lo so che il problema è complesso e questo è un modo semplicistico di affrontarlo ma ormai diventa sempre più impellente rivedere i meccanismi della partecipazione democratica e quindi le leggi elettorali.Questa prova ne è stata una ulteriore testimonianza.