ippogrillo

suina


Roma, 09-11-2009E' arrivato a 34 il bilancio delle vittime in Italia per influenza, una donna a Avellino ed un uomo in Umbria.Per fortuna ci consoliamo con notizie rassicuranti perchè la quasi totalità delle persone decedute in realtà soffriva per qualche altra malattia grave e invalidante di cui l'influenza non è stata che il tocco finale.Tra queste "gravi malattie" troviamo citati l'obesità il diabete,l'ipertensione,l'pertofia cardiaca e quant'altro,patologie per le quali fino ad ora non si sarebbe mai pensato di dover accettare tranquillamente un decesso.Ora basta essere un po' obesi per avere il passaporto per morire di influenza in modo rassicurante e così rassicurare soprattutto gli altri sani che potrebbero ammalare ma non morire se non portatori di altre patologie .Il ragionamento sembra questo:solo quelli che sono già gravemente malati muoino,gli altri possono stare tranquilli,e qui si fa una strana confusione perchè da come vengono date le notizie è difficile capire quali siano le patologie veramente gravi e chi siano alla fine i "sani".Ci colgo una specie di gioco sottile in questo modo di comunicare  mettendo insieme informazioni e consigli ancora contradditori con la volontà comunque di rassicurare ad ogni costo.Allora penso a un racconto di Guy de Maupassant : "un vecchio"Il vecchio in questione ha 86 anni e non accetta la propria età e l'idea della propria morte .Viene a sapere di una località dove gli abitanti sono particolarmente longevi e ci va a stare e chiede l'elenco di tutti gli ultraottantenni al proprio  medico: sono 17 in tutto. Così comincia a preoccuparsi per quei vecchi che avrebbero potuto cadere uno dopo l'altro.Si informa continuamente della loro salute e qundo qualcuno muore vuole conoscerne le cause:se grasso si consola pensando che mangiava troppo,se affetto da pleurite il defunto doveva avere assolutamente commesso qualche imprudenza.E così il vecchietto pensa che non potrà toccare a lui.Un giorno la notizia che un altro vecchio muore senza che si riesca in nessun modo a risalire alle cause ,sconsolato chiede quanti anni avesse esattamente il defunto"Ne aveva ottantanove" dice il medico..."ottantanove anni?!" ,riflette il protagonista:"allora non era proprio vecchio".