Mitica Roma

Post N° 84


Qui Circo Massimo: Megafono & videofonino, le nuove "vecchie maniere" (Il Romanista) Radioline, gol sul cellulare e con il passaparola, il ricordo di Gabbo. così, per un giorno, i gruppi hanno detto "no al calcio moderno". Quando il Circo Massimo si acquieta, è già notte. È il Circo Massimo, ma non sembra. Per una volta, una volta sola, la Curva Sud è anche qui. Senza prefiltraggio, perquisizioni, polizia. Ma pure senza un paio di porte, ventidue giocatori in campo, un arbitro, due assistenti e il quarto uomo. In compenso, il pallone c'è. Lo tirano fuori i ragazzi degli Ultras Romani. Le radio accese e qualche videofonino di troppo, Roma-Udinese si gioca anche al Circo Massimo. Per la Sud, però, la partita non inizia mica alle 15. Loro, i gruppi, erano stati chiari: «Appuntamento alle 14 con sciarpe e bandiere, uniti nel pensiero, nella passione e negli ideali per tifare la nostra Roma». I gruppi della Sud scelgono il Circo Massimo per dire basta. A tutti. Mass media, lobby di potere. Più in generale, alla sensazione di stare per scomparire. Nel comunicato rilanciato da internet, gli ultras della Sud scrivono: «L'Ultras va eliminato, perché le curve sono oasi di pensiero libero e non omologato». Alle 14 manca una manciata di minuti. Sciarpe, bandieroni, fumogeni arrivano alla spicciolata. Ma se vi ricordate il Circo Massimo dello scudetto, siete lontani dalla realtà. Nella spianata delle bighe, riesci a contare non più di duemila romanisti. Ci sono i gruppi più numerosi, i Boys, Fedayn e gli Ultras Romani. E poi tutti "quelli della parte bassa". Tradimenti, zero.Le scritte dei gruppi sono appoggiate sulla montagnola del Circo. Il messaggio della giornata è quello striscione rosso su campo bianco: «Questa è l'ora de mostra' quanto valemo». Si scatenano i cori contro Digos e carabinieri, interrotti solo da un violento scroscio di pioggia. Alle 15 meno due minuti la Roma saluta l'Olimpico, al Circo Massimo la gente spalanca le sciarpe "Roma Roma Roma, core de 'sta città". Da pelle d'oca. Saccani di Mantova fischia l'inizio e dopo otto minuti parte il primo coro per Gabbo: "Gabriele con noi". Lo canteranno altre quattro volte in novanta minuti. Il gol di Juan è un'onda anomala. Chi ha le radioline strilla, gli altri si adeguano e il Circo Massimo balla impazzito. Qualcuno cede e corre all'Olimpico, gli altri ultras corrono a casa alle 17. A vedere i gol.