La barca di Popeye

LA SOLIDARIETA' DEI VIP VERSO UNO STUPRATORE


E’ recentissima la notizia dell’arresto del regista Roman Polansky da parte delle autorità svizzere, reo confesso di stupro e per questo ricercato dalla giustiizia degli Stati Uniti. Il fattaccio avvenne nel 1977: Polansky avvicinò in piscina una tredicenne, l’attirò in una stanza e abusò di lei.Processato, patteggiò la condanna ed evitò di andare in prigione. Nel 1978 fuggì all’estero, in Francia, dove proseguì l’attività di regista, applaudito e vezzeggiato da tutti. Inseguito da un mandato di cattura internazionale che i governi francesi hanno ignorato per decenni (secondo gli usi disinvolti della politica d’oltralpe, che non lesina mai di dare asilo ai ricercati di tutto il mondo, qualunque reato abbiano commesso nei loro paesi), alla fine è stato fermato e messo al fresco in attesa di essere estradato. E qui viene il bello: più alto di quello delle oche del Campidoglio, si è subito levato lo strepito di quelli che difendono la libertà violata di tanta eccelsa mente. I suoi sostenitori, manco a dirlo tutti della sinistra chic: Natalia Aspesi, Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Marco Bellocchio, Monica Bellucci e molti altri, fra i quali giornalisti e scrittori. Sono gli stessi che si stracciano le vesti per le presunte imprese erotiche del berlusca, gli stessi che si scandalizzano per la liberta vigilata concessa a gente di destra che ha finito di scontare la pena. Sono quelli che gridarono “dalli al cane rabbioso” per l’impresa dei Patrioti Veneti. A questi signori dobbiamo dire, forte e chiaro, che la Legge dev’essere uguale per tutti e non una norma da usare a discrezione, a seconda dello schieramento o delle simpatie del reo. Deve valere ancor più per loro, i signori VIP, che pretendono di essere la crema della società, i portatori esclusivi del sapere e dell’intelligenza del mondo.Vogliono essere d’esempio, pretendono di rappresentare il meglio della società? Facciano come si usava nell’antica Roma Repubblicana: comincino ad essere veri campioni di morigeratezza e vivano rettamente. Per ora ne sono ben lontani. Quanto a Roman Polansky, è giusto che paghi per quello che commise. Se si perseguiscono quelli che, come Priebke, commisero crimini di guerra oltre sessant’anni fa, a maggior ragione vadano in galera coloro i quali stuprarono trentadue anni or sono.