La barca di Popeye

QUANDO LE INDAGINI LE FACEVANO I VECCHI MARESCIALLI DEI CARABINIERI


Alberto Stasi è innocente! Lo ha stabilito il giudice per l'udienza preliminare dopo due anni e passa di tira e molla giudiziario. Per me Alberto Stasi è sempre stato innocente ma si ponga il caso che fosse stato lui a uccidere Chiara Poggi. Per come hanno condotto le indagini e l'inchiesta, i magistrati inquirenti dovrebbero essere radiati e mandati a coltivare la terra. Hanno dichiarato tutto e il contrario di tutto. Hanno stabilito l'ora del delitto, l'hanno sostenuta per due anni e poi, la scorsa settimana, hanno cambiato: Chiara non è morta fra le 9,30 e le 11,30 ma dopo la 12,30. In questo modo intendevano incastrare l'accusato. Bel modo di condurre l'inchiesta su un omicidio! Si sono smentiti da soli e hanno fatto una figura di ....emme. Senza contare il fatto di aver sottoposto a tortura psicologica un ragazzo che ora è stato riconosciuto innocente. Si, innocente, anche se il giudice ha sentenziato che l'assoluzione era obbligatoria, viste le prove inconsistenti e incomplete portate dall'accusa. Ora io rifletto su una verità lapalissiana: un tempo, le indagini sui delitti erano condotte dagli investigatori dei Carabinieri o della Polizia. Di solito valenti marescialli dell'Arma che sapevano dove andare a raspare e che avevano il fiuto, le conoscenze e gli agganci adatti alla risoluzione dei fatti delittuosi. Essi sapevano come trattare i sospettati e quasi sempre riuscivano a portare prove inconfutabili in base alle quali i giudici potevano sentenziare con ragionevole certezza. Adesso, con RIS, GIP, GUP, PM e compagnia bella, abbiamo una collezione di casi dubbi o irrisolti. Sarà un caso, oppure non sarà che l'attenzione dei magistrati è rivolta verso ben altra parte e lasciano  minor cura ai soliti reati di sangue, ai furti, alle rapine, eccetera?