FUORI dal CORO

Morire dignitosamente


Tutti giudici sul caso di Brittany, la ragazza che ha scelto il suicidio assistito per un cancro al cervello che non le lasciava scampo. Io non me la sento di giudicare, rispetto tutte le scelte, purchè ognuno possa decidere del proprio destino. Troppo facile e demagogico dire che ci vuole più coraggio a vivere, come dice Francesco Facchini. In molti casi abbiamo visto persone con sofferenze atroci e indicibili che toglievano dignità nei loro comportamenti e stati d'animo. In Italia non c'è una legge che regola il percorso di fine vita. E penso ai famosi registi Monicelli e Lizzani, "costretti" ad un gesto disperato come quello di buttarsi dalla finestra, o a Lucio Magri che è andato in Svizzera, dove c'è la legge ma occorre avere un po' di soldi... Percorsi tutti rispettabili, sia chi sceglie di farla finita sia chi invece di andare avanti. Ecco cos'è dignitoso, per me: rispettare le scelte personali che riguardano la propria vita e quindi la propria morte. Senza giudicare.