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GAZZONI: ORA SCOPRIREMO I CONTI ALL'ESTERO


Roma, 18 mag. (Adnkronos) - ''Comanda la Piovra, che manovra il calcio non attraverso la primitiva compravendita delle partite ma con i sistemi piu' scientifici e raffinati''. Lo afferma in un'intervista al 'Corriere della Sera' l'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara, precisando: ''E non gratis, se no sarebbe da stupidi. magari piu' avanti scopriremo operazioni estero su estero''. E aggiunge: ''E' uno scandalo politico, non solo calcistico''. Gazzoni poi spiega: ''Moggi e Giraudo sono la testa. Quanto ai tentacoli, facciamo prima a dire chi non c'entra e cioe' Moratti, Berlusconi, Cellino e il sottoscritto. Gli altri - commenta - sono o complici, o alleati o sparring partner. Poi ci sono tre societa', Messina, Reggina e Siena, che sono i terminali ultimi della Piovra e, al tempo stesso, i pesciolini di cui essa si nutre. Infine - aggiunge Gazzoni - ma non per importanza, arbitri e giornalisti''. Sugli arbitri e i giornalisti coinvolti l'ex presidente rossoblu afferma che ''i nomi circolano e stanno venendo fuori. Sono quelli - spiega - che taroccavano le moviole, gli opinionisti di tv e giornali''. Poi aggiunge: ''Tra gli arbitri, oltre ai gia' noti, segnatevi il nome del signor Pieri'', che, sostiene, ''ha completato l'opera del suo collega De Santis, che la settimana prima, in Fiorentina-Bologna 1 a 0, aveva ammonito tre nostri giocatori gia' diffidati, affinche' la domenica successiva affrontassimo la Juventus praticamente senza difensori. Con la Juve, Pieri, a 3 minuti dalla fine, si inventa una punizione dal limite dell'area. Tiro, gol''. ''Era lo stesso Pieri - spiega -che il 26 settembre 2004, in Roma-Bologna 3 a 1, espulse altri due nostri giocatori perche' dovevo essere 'punito' per la mia campagna antidoping amministrativo e cioe' i bilanci gonfiati o le tasse non pagate, come aveva fatto la Roma dello scudetto. A veder quella partita -precisa - con me, c'era Lapo Elkann, che a fine gara mi chiese scusa. Il gesto di un bravo ragazzo'', commenta Gazzoni, ''che mi commosse, perche' si prendeva colpe che non aveva''. Poi conclude: ''Il fatto e' che dopo la morte di Giovanni e Umberto Agnelli la Piovra ha dilagato''.