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ITALIA DI RIGORE: TOTTI TRASFORMA IL PENALTY DECISIVO E CI REGALA LA SFIDA CON L'UCRAINA, PER UN POSTO IN SEMIFINALE


Novantacinque minuti di passione e sofferenza poi la gioia incontenibile. Si potrebbe riassumere così il pomeriggio vissuto ieri dagli azzurri e da tutti i tifosi italiani. Di fronte l'Australia e soprattutto quel Gus Hiddink che ci ha fatto rivivere a lungo gli incubi del mondiale coreano, prima del calcio di rigore di Totti che ci apre la strada verso i quarti di finale.Avvio di partita brillante per gli azzurri che sfioravano più volte il gol con Toni. Poi nella ripresa, l'espulsione di Materazzi condizionava il match dell'Italia, costretta a chiudersi ed affidarsi al contropiede. Ma al 95esimo Grosso andava a conquistarsi il calcio di rigore, trasformato con freddezza da Francesco Totti.L'Italia troverà ora l'Ucraina. Shevchenko e compagni hanno eliminato ieri la Svizzera ai calci di rigore. Fatali per i rossocrociati gli errori dagli undici metri di Streller, Barnetta e Cabanas. La sfida andrà in scena venerdì alle ore 21 ad Amburgo: in palio un posto in semifinale.Intanto oggi si giocano gli ultimi due ottavi di finale. Alle 17 i pentacampioni del Brasile affrontano il Ghana, mentre alle 21 la Spagna sfida la Francia di Zidane, agli ultimi lampi prima dell'addio al calcio.Calciopoli. Iniziata ieri la seconda parte dell'inchiesta del capo ufficio indagini della federcalcio, Borrelli. Sotto la lente i club cosiddetti minori: Arezzo, Empoli, Lecce, Messina, Reggina e Siena. Ad aprire gli interrogatori, ieri mattina, e' stato un ex consigliere d'amministrazione dell'Arezzo Calcio, Vittorio Fioretti, poi l'attuale presidente del club toscano, Piero Mancini.E' previsto per oggi invece, l'inizio dell'indagine parlamentare sugli scandali del calcio. A portarla avanti sara' la commissione Cultura della Camera, presieduta da Pietro Folena. Alle 12 il ministro dello Sport e delle politiche giovanili, Giovanna Melandri, verrà ascoltata dai deputati sulle intenzioni del governo in rapporto alle vicende di calciopoli. Secondo indiscrezioni l'indagine non si vuole sovrapporre in alcun modo alla magistratura ordinaria o a quella sportiva. Ma ieri, a Milano, si è svolto anche il consiglio di Lega. Adriano Galliani ha confermato le proprie dimissioni, che saranno però effettive solo dal prossimo 26 luglio. Un comportamento rimasto però isolato, destando così la reazione di alcuni dirigenti della massima serie, come l'amministratore delegato della Roma, Rosella Sensi: "''Non sono soddisfatta del comportamento di alcuni - ha detto il dirigente giallorossi - Oggi credo che la soluzione migliore sia quella di far continuare un presidente che continui a fare le veci perche' non c'e' quell'accordo e quel senso di responsabilita' che ci si auspica e che si era auspicato l'altra volta. Abbiamo necessita' per la poca responsabilita' di alcuni di andare avanti in questo modo, ma non faccio nomi''. Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT