MONDO DEPORTIVO E...

Post N° 190


9 luglio 2006, ore 22.41, Fabio Grosso realizza il rigore decisivo e riporta la Coppa del Mondo in Italia, dopo un'attesa lunga 24 anni. Nel palcoscenico dell'Olympiastadion di Berlino gli azzurri coronano una rincorsa partita il 22 maggio, giorno del raduno a Coverciano, tra mille dubbi e perplessità legate agli scandali che avvolgono il nostro calcio. Un lungo ritiro nell'oasi di Diusbrug, dove gli azzurri si rifugiano e preparano l'esordio del 12 giugno con il Ghana: ad Hannover si parte con il piede giusto, 2 a 0 targato Pirlo e Iaquinta. A seguire i primi mugugni per il pareggio, 1 a 1, contro gli Stati Uniti e la squalifica per 4 turni a De Rossi. L'ultima partita del girone segna il crocevia tra sogni ed amarezze e sono Materazzi ed Inzaghi a regalarci la vittoria sulla Repubblica Ceca ed il passaggio del turno. Da lì in poi è una crescendo di gioie ed emozioni. Negli ottavi il successo probabilmente più sofferto del mondiale: 1 a 0 all'Australia in 10, con un calcio di rigore al 5° minuto di recupero procurato da Grosso e realizzato da Totti. Poi il tris show all'Ucraina di Shevchenko nei quarti, che regala anche i primi gol mondiali di Luca Toni, prima di tornare a far piangere i tedeschi, così come nel '70 e nell'82: Grosso e Del Piero fanno esplodere la festa negli ultimi due minuti dei tempi supplementari. Si vola a Berlino. Il resto è storia nota: il successo sugli eterni rivali della Francia ed il capitano, Fabio Cannavaro, che alle 23 festeggia le 100 presenze in maglia azzurra alzando sotto il cielo di Germania la Coppa del Mondo. Ora l'Italia saluta e dà appuntamento a tutti fra 4 anni, in Sud Africa, per dare la caccia ai pentacampioni del Brasile.Emiliano Albensi - Agenzia GRT