MONDO DEPORTIVO E...

Massimo Mutarelli è uno dei volti nuovi della Lazio
2006/2007. Un rinforzo che potrebbe lasciare il club biancoceleste, qualora la Corte Federale ed,
eventualmente, il Tar dovessero confermare la retrocessione in serie b, per via
di una clausola contrattuale che lo svincolerebbe nell’ipotesi che questo
scenario si materializzasse definitivamente. Questa mattina, però, l’agente del
centrocampista, Lorenzo Marronaro, è intervenuto ai microfoni di “Mondo Lazio” (Radio Spazio Aperto – FM 100.500)
per chiarire la situazione e smentire queste indiscrezioni sul contratto appena
siglato: “Non è proprio così. Il ragazzo ha semplicemente chiesto di inserire
una clausola che gli consenta di decidere liberamente. Questo però non vuol
dire che andrà via al 100%”. Mutarelli è al lavoro, in Austria, con la Lazio ed in queste prime
uscite ha già sfornato buone prestazioni: “Il giocatore è sereno e sta facendo
la preparazione. L’inserimento è stato ottimo e Mutarelli sta già facendo
vedere le sue qualità. Ad ora, - ha dichiarato il managaer del centrocampista a
RSA -  non ha alcuna intenzione di andar via dalla
Lazio: se ne riparlerà più avanti. Attenderemo fino all’ultimo grado di
giudizio per prendere una decisione, e poi so che il presidente Lotito è stato
in ritiro ed ha tranquillizzato tutti, quindi non vedo perché non dovremmo
aspettare”. Marronaro ha anche raccontato questi primi giorni di Mutarelli in
biancoceleste: “Le sensazioni sono estremamente positive e poi la presenza di
Delio Rossi è per Massimo una garanzia: ha scelto la Lazio anche per questo.
Ripeto, ora non c’è nessun problema, decideremo più avanti. E’ chiaro però – ha
aggiunto Marronaro a RSA – che noi
abbiamo siglato un contratto con la
Lazio in Europa ed in serie A, dunque nell’eventualità che la
serie B fosse confermata vorremmo poter decidere se rimanere o meno. Il
giocatore ha ricevuto offerte importanti e vorremo prendere una decisione in
piena libertà”.

Emiliano Albensi – Radio Spazio Aperto (“Mondo Lazio”)

Per l'Italia campione del mondo, i festeggiamenti non sono ancora terminati. Gli azzurri sono tutti attesi dal bagno di folla delle proprie città natale, prima del meritato riposo nelle locali di vacanza.

E' già rientrato nella sua Viareggio Marcello Lippi, dove è stato ricevuto da una vera e propria ovazione della gente. Il commissario tecnico dovrebbe però recarsi oggi a Roma, per incontrare i vertici della Federcalcio e far conoscere le sue decisioni per il futuro. Ricordiamo infatti che da tempo si era parlato delle dimissioni da parte del tecnico viareggino al termine del campionato del mondo. Al momento il divorzio appare la soluzione più probabile. Favorito per la successione rimane Roberto Donadoni.

Si sono recati invece in visita all'amico Gianluca Pessotto, gli juventini reduci dal trionfo nel mondiale: Del Piero, Zambrotta, Cannavaro e l'ex Ferrara. Gli azzurri hanno portato con loro anche la Coppa del Mondo vinta domenica a Berlino. "E' stato un momento molto intenso: Pessotto un po' rideva e un po' piangeva, era davvero commosso e felice", così il professor Donadio, responsabile del reparto di rianimazione dell'ospedale Molinette, ha raccontato l'emozionante pomeriggio vissuto ieri.

La Fifa ha aperto ieri un'inchiesta sull'episodio che ha visto coinvolti Marco Materazzi e Zinedine Zidane, culminato nella testata del francese all'azzurro durante i tempi supplementari della finale dei campionati del mondo tra Italia e Francia. L'obiettivo è quello di chiarire il più esattamente possibile le circostanze che hanno determinato l'incidente. Nel frattempo vanno però registrate le dure parole rivolte dal difensore francese Gallas nei confronti di Materazzi, che ha detto: "Vorrei rompergli la faccia".

Dopo il recente terzo posto, il commissario tecnico Jurgen Klinsmann ha deciso di lasciare la guida della Germania. La notizia è stata diffusa ieri dalla stampa tedesca. A prendere il suo posto dovrebbe essere il suo assistente Joachim Loew.

Slitteranno probabilmente a venerdì le sentenze di primo grado della commissione d'appello federale, in merito agli scandali di calciopoli. A far slittare i verdetti è l'enorme mole di lavoro, passata in questi giorni al vaglio dei gidici. Una volta apprese le decisioni della Caf, i deferiti avranno tre giorni di tempo per preparare gli eventuali ricorsi alla Corte Federale.

Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT

Un lungo ed interminabile abbraccio della città di Roma e dell'Italia intera ha accolto ieri l'arrivo dell'airbus, che ha riportato a casa la nazionale italiana campione del mondo. Una festa attesa 24 anni, alla quale hanno partecipato oltre un milione di tifosi.

Il commissario tecnico Lippi e la squadra sono atterrati alle 18.30 circa a Pratica di Mare per poi recarsi a Palazzo Chigi per l'incontro con i vertici del Governo: il premier Romano Prodi, i vice premier D'Alema e Rutelli, il ministro dello Sport Giovanna Melandri, ma anche il presidente del Coni Petrucci.

Una festa culminata alle 23, quando la nazionale italiana è giunta al Circo Massimo, a bordo di un pullman scoperto, per ricevere l'ovazione della gente di Roma. Oltre un milione di persone ha gioito ed intonato canti con gli azzurri. Toccanti i momenti dell'inno di Mameli, cantato a squarciagola da tutti, ed il coro lanciato da Cannavaro all'amico Gianluca Pessotto.

Una gioia che potrebbe però svanire ben presto, perchè a giorni il calcio italiano si troverà nuovamente a fare i conti con le poco gratificanti vicende di calciopoli. Tra oggi e domani sono attese infatti le sentenze della commissione d'appello federale sull'inchiesta di "piedi puliti". Verdetti che dovrebbero stravolgere la fisionomia della serie A: la Juventus rischia infatti di piombare nel baratro della serie C, mentre per Lazio e Fiorentina potrebbe esserci la retrocessione in serie B.

E proprio la Juventus ha ufficializzato ieri l'ingaggio del tecnico francese Didier Deschamps. Sarebbe dovuto arrivare alla Juventus già due anni fa. Poi la triade Giraudo, Moggi, Bettega, ha puntato su Capello per sostituire Lippi. Da ieri le strade del tecnico transalpino e del club bianconero si sono intrecciate di nuovo. L'ex centrocampista, che ha portato alla Vecchia Signora tre scudetti e una Champions League, succederà Fabio Capello, attualmente tecnico del Real Madrid. L'ex capitano della nazionale francese si è detto disponibile ad allenare la Juventus sempre e comunque, anche in caso di serie B o C. Bruciati sul filo di lana Novellino, Zaccheroni e Donadoni. Forse oggi la presentazione.

In chiusura torniamo a parlare dei mondiali per un aggiornamento sullo spiacevole episodio che ha macchiato la finale di Berlino di Zinedine Zidane. Parliamo ovviamente della testata rifilata dal francese a Marco Materazzi. A giorni infatti sono attese le dichiarazioni ufficiali del fuoriclasse transalpino che dovrebbe rendere note le offese che il difensore azzurro gli avrebbe rivolto e che hanno poi acceso la sua reazione. Intanto ieri lo stesso Materazzi ha smentito categoricamente di aver dato del terrorista a Zidane, come riportato dal quotidiano britannico The Guardian.

Emiliano Albensi - Agenzia GRT

9 luglio 2006, ore 22.41, Fabio Grosso realizza il rigore decisivo e riporta la Coppa del Mondo in Italia, dopo un'attesa lunga 24 anni. Nel palcoscenico dell'Olympiastadion di Berlino gli azzurri coronano una rincorsa partita il 22 maggio, giorno del raduno a Coverciano, tra mille dubbi e perplessità legate agli scandali che avvolgono il nostro calcio. Un lungo ritiro nell'oasi di Diusbrug, dove gli azzurri si rifugiano e preparano l'esordio del 12 giugno con il Ghana: ad Hannover si parte con il piede giusto, 2 a 0 targato Pirlo e Iaquinta. A seguire i primi mugugni per il pareggio, 1 a 1, contro gli Stati Uniti e la squalifica per 4 turni a De Rossi. L'ultima partita del girone segna il crocevia tra sogni ed amarezze e sono Materazzi ed Inzaghi a regalarci la vittoria sulla Repubblica Ceca ed il passaggio del turno. Da lì in poi è una crescendo di gioie ed emozioni. Negli ottavi il successo probabilmente più sofferto del mondiale: 1 a 0 all'Australia in 10, con un calcio di rigore al 5° minuto di recupero procurato da Grosso e realizzato da Totti. Poi il tris show all'Ucraina di Shevchenko nei quarti, che regala anche i primi gol mondiali di Luca Toni, prima di tornare a far piangere i tedeschi, così come nel '70 e nell'82: Grosso e Del Piero fanno esplodere la festa negli ultimi due minuti dei tempi supplementari. Si vola a Berlino. Il resto è storia nota: il successo sugli eterni rivali della Francia ed il capitano, Fabio Cannavaro, che alle 23 festeggia le 100 presenze in maglia azzurra alzando sotto il cielo di Germania la Coppa del Mondo. Ora l'Italia saluta e dà appuntamento a tutti fra 4 anni, in Sud Africa, per dare la caccia ai pentacampioni del Brasile.

Emiliano Albensi - Agenzia GRT

(AGENZIA GRT) Erano le 22.41 quando Fabio Grosso ha messo a segno il rigore decisivo contro la Francia, regalando all'Italia il quarto titolo iridato, a distanza di ventiquattro anni dall'ultimo trionfo ottenuto in terra spagnola. 6-4 il risultato dell'Olympiastadion di Berlino, al termine di una gara decisa dai tiri dal dischetto, dopo l'1-1 maturato in 120' di gioco. Nei tempi regolamentari transalpini in vantaggio al 7', grazie ad un calcio di rigore, trasformato da Zidane e concesso per atterramento di Materazzi ai danni di Malouda. Al 19' il pari dello stesso Materazzi, saltato più in alto di Vieira sugli sviluppi di un calcio d'angolo magistralmente battuto da Pirlo. Nella prima frazione di gioco l'Italia ha anche colpito una traversa con Toni, ma ad onor del vero la squadra di Lippi ha sofferto per larghi tratti l'iniziativa degli avversari. Durante i supplementari espulso Zidane per una testata a Materazzi. Nella lotteria dei rigori infallibili Pirlo, Materazzi, De Rossi, Del Piero e Grosso. Per la Francia fatale l'errore di Trezeguet.

Luciano Cesaretti, agenzia radiofonica GRT

Cresce l'attesa e l'entusiasmo intorno alla nazionale italiana, in vista della finalissima mondiale di domenica a Berlino. Ieri pomeriggio gli azzurri hanno svolto una seduta di allenamento a porte aperte e per l'occasione sono accorsi oltre 3000 tifosi festanti.

L'unica nota stonata per la sfida con la Francia riguarda Alessandro Nesta. Il professor Castellacci, medico sociale azzurro, ha infatti spiegato ieri che il centrale del Milan non è riuscito a recuperare dall'infortunio agli adduttori e domenica dunque non potrà essere del match: lo sostituirà Marco Materazzi.

Chi avrà stimoli ancor più grandi è Alessandro Del Piero: il capitano della Juventus vuole cancellare la delusione ancora cocente dell'Europeo del 2000.

La Fifa ha intanto ufficializzato nella giornata di ieri il direttore di gara per la finale: sarà l'argentino Elizondo.

Ieri a Madrid si è svolta la conferenza stampa per la presentazione ufficiale del nuovo tecnico del Real, Fabio Capello. Arrivato come fiore all'occhiello della nuova presidenza Calderon, il tecnico friulano ha chiarito che l'obiettivo primario sarà quello di ritrovare lo spirito vincente, da tempo perduto. Capello ha anche parlato di mercato, spiegando che potrebbero arrivare numerosi giocatori di Milan e Juventus, in caso di retrocessione di questi due club.

Si è svolta ieri a Roma la quinta udienza del maxi processo di piedi puliti. Giornata caratterizzata dagli interventi dei legali di Milan, Fiorentina e Lazio: tutti hanno chiesto l'assoluzione dei loro assistiti, perchè, a loro dire, le intercettazioni non dimostrerebbero alcun illecito. Il processo riprenderà questa mattina alle 9.30

Una notizia di mercato: la Sampdoria ha ufficializzato ieri l'acquisto di Christian Vieri. L'ex attaccante del Monaco ha firmato un contratto di un anno con il club blucerchiato.

Passiamo al ciclismo. Lo spagnolo Oscar Freire ha vinto ieri in volata la 5° tappa del Tour de France, battendo il belga Boonen che però conserva la maglia gialla.

Infine il tennis. Saranno la Mauresmo e la Henin a giocarsi il titolo femminile di Wimbledon. La belga ha superato ieri, in semifinale, la connazionale Clijsters, mentre la francese ha sconfitto la Sharapova. Oggi intanto le semifinali maschili: Federer-Bjorkman e Nadal-Bagdathis

Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT

La finalissima di domenica prossima a Berlino sarà Italia-Francia. I transalpini hanno infatti superato ieri sera il Portogallo per 1 a 0, grazie al rigore trasformato da Zidane. Si tratta del quinto confronto mondiale tra gli azzurri ed i galletti: l'ultimo risale al 1998, quando i transalpini eliminarono l'Italia nei quarti di finale, dopo la roulette dei calci di rigore. Ma la ferita ancora aperta è quella della finale dell'Europeo del 2000, quando Trezeguet regalò alla Francia il titolo con il golden gol ai supplementari.

E domenica, in occasione della finalissima, il capitano dell'Italia, Fabio Cannavaro, festeggerà anche le 100 presenze con la maglia azzurra.

L'unica nota dolente in Casa Italia riguarda Alessandro Nesta. Il centrale del Milan lamenta ancora dolore agli adduttori e, salvo miracoli dell'ultima ora, non potrà essere del match domenica. Ancora una volta allora, sarà Materazzi a far coppia con Cannavaro al centro della difesa.

Maxi-processo su calciopoli. Si è svolta ieri la quarta udienza. La mattinata è stata dedicata agli intgerventi dei deferiti, che hanno preso la parola per respingere tutte le accuse. Nel pomeriggio poi il colpo di scena, perchè Cesare Zaccone, il legale della Juventus, ha preso la parola tentando la via del patteggiamento ed ammettendo così, di fatto, la colpa. Su precisa domanda del presidente della Caf Ruperto infatti, l'avvocato difensore del club bianconero ha dichiarato:; "Una sanzione congrua potrebbe essere la stessa richiesta per le altre squadre: serie b con punti di penalizzazione". Ricordiamo che il processo riprenderà questa mattina alle 9,30 circa, quando proseguiranno le arringhe degli avvocati difensori.

Migliorano progressivamente le condizioni cliniche di Gianluca Pessotto, il team manager della Juventus che la scorsa settimana aveva tentato il suicidio. L'ex calciatore bianconero respira autonomamente ormai da giorni ed i medici hanno spiegato ieri che, salvo improvvise complicazioni, domenica potrà anche guardare la finale del mondiale in tv.


Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT

E' ormai partito il conto alla rovescia che porterà alle ore 21, quando il messicano Archundia fischierà il calcio d'inizio della semifinale mondiale tra Germania ed Italia. In palio un posto nella finalissima del 9 luglio a Berlino.

Gli azzurri devono fare a meno di Nesta, sempre alle prese con il problema agli adduttori, ma recuperano Camoranesi. Tedeschi invece senza lo squalificato Frings, fermato dalla Fifa dopo il pugno rifilato al sudamericano Cruz nella maxi-rissa al termine del quarto di finale con l'Argentina.

Pesanti le accuse della stampa tedesca nei confronti dell'Italia, colpevole a loro dire di aver fatto pressioni sulla Fifa per indurla a squalificare il centrocampista del Werder Brema. Lippi ha però respinto al mittente tutte le insinuazioni: "la Federazione italiana non ha mai mosso una virgola perché accadesse questo".

Azzurri che troveranno un clima ostile, nel catino del Westfalenstadion. Previsti infatti circa 60 mila tifosi tedeschi, contro i 5-6 mila italiani. Un ambiente che Gianluigi Buffon teme possa influire sulla direzione arbitrale: "Sicuramente avrà una certa influenza sull'arbitraggio. Ma è una semifinale mondiale quindi il direttore di gara non si farà certo influenzare più di tanto".

In Italia, e più precisamente a Roma, va avanti invece il maxi-processo su calciopoli. Dopo i tre giorni di sospensione, concessi giovedì dalla Caf, ieri il presidente della Commissione d'appello federale Cesare Ruperto ha respinto tutte le eccezioni presentate dai 30 soggetti coinvolti nelle ormai note vicende. L'unica eccezione che è stata accolta è stata quella del giudice Ferri, per il quale è stato riscontrato il difetto della corte a giudicarlo. Ancora riserve invece sulla possibilità di acquisire materiale sulle partite Lazio-Reggina e Lecce-Parma: la corte si pronuncerà in un secondo momento.

Migliorano progressivamente le condizioni di Gianluca Pessotto, il team manager della Juventus che una settimana fa aveva tentato il suicidio lanciandosi dal tetto della sede societaria. Le conferme sui progressi dell'ex calciatore bianconero sono giunte ieri dal dottor Pierpaolo Donadio, primario del reparto di rianimazione dell'ospedale Molinette, che ha parlato di "discreto ottimismo".

Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT

E' ormai scattato il conto alla rovescia in vista della semifinale di domani tra Italia e Germania: in palio la possibilità di giocarsi, in finale, il titolo di campioni del mondo di calcio. Grande l'entusiasmo nel ritiro azzurro di Duisburg, con Marcello Lippi che ieri è stato costretto ad aprire i cancelli agli oltre mille tifosi accorsi ad assistere all'allenamento della squadra. Qualche preoccupazione per il commissario tecnico che deve fare i conti con gli infortuni di Nesta e Camoranesi: il primo a meno di miracoli domani non ci sarà, mentre il centrocampista bianconero sta lottando contro il tempo per recuperare.

Intanto oggi la Fifa analizzerà la prova televisiva per prendere una decisione in merito alla maxi-rissa scoppiata al termine del quarto di finale tra Argentina e Germania. Possibile la squalifica per tedesco Frings, che aveva colpito Cruz con un pugno. La comunicazione della Commissione disciplinare è attesa per le ore 13.

Migliorano progressivamente le condizioni di Gianluca Pessotto, il team manager della Juventus che martedì ha tentato il suicidio landiandosi dal tetto della sede del club bianconero. Secondo quanto spiegato dal primario del reparto di rianimazione dell'ospedale delle Molinette, dove si trova l'ex calciatore, Pessotto avrebbe iniziato a respirare in maniera semi-autonoma e, se la situazione dovesse rimanere tale, entro qualche giorno potrebbero essere staccati i macchinari che lo aiutano ancora in parte nella respirazione.

Riprende oggi il maxi-processo su calciopoli. Dopo i tre giorni di sospensione concessi venerdì dalla Caf, oggi gli avvocati difensori dei 4 club e dei 26 tesserati deferiti si presenteranno nuovamente alla sbarra, nel tentativo di evitare l'accusa più pesante: quella di illecito sportivo. Ammesse al dibattimento anche Bologna, Brescia, Lecce, Treviso e Messina. Le sentenze sono previste per la fine della settimana.

Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT

Un Italia travolgente ha spazzato via, ieri sera, l'Ucraina per 3 a 0, entrando così tra le prima quattro nazionali al mondo. Gli azzurri non hanno concesso alcuna possibilità a Shevchenko e compagni, portandosi in vantaggio dopo soli 6 minuti con Zambrotta. Nella ripresa la doppietta di Luca Toni ha messo al sicuro il risultato.

Grande la gioia del commissario tecnico Marcello Lippi che però ha chiesto ai suoi di mantenere alta la concentrazione per provare a raggiungere la finale di Berlino.

Un Italia che ieri sera ha mostrato finalmente un gioco spumeggiante e convincente, schierandosi con un nuovo modulo: Totti a supporto dell'unica punta Toni.

Un successo che Gianluca Zambrotta e tutti gli altri azzurri hanno voluto dedicare all'amico Gianluca Pessotto.

Sul cammino dell'Italia ci sarà ora la Germania padrona di casa, per un match che riporta alla mente le storiche sfide dei mondiali del '70 e dell' '82. Tedeschi che hanno conquistato ieri pomeriggio la semifinale, superando l'Argentina ai calci di rigore per 5 a 3. Decisive le parate di Jens Lehmann.

Oggi intanto si giocano gli altri due quarti di finale: alle 17 l'Inghilterra affronta il Portogallo. Una gara alla quale il tecnico degli inglesi Eriksson si avvicina con la speranza di poter conquistare l'accesso alla semifinale anche se il gioco dei britannici ancora stenta a decollare.
Alle 21 l'altro quarto di finale, con il Brasile che affronta la Francia, a caccia della rivincita della finale persa nel mondiale del '98.

Ancora gravi ma stabili le condizioni di Gianluca Pessotto, l'ex giocatore della Juventus che martedì aveva tentato il suicidio lanciandosi dal tetto della sede del club bianconero. L'attuale team manager juventino, ricoverato all'ospedale le Molinette di Torino, è stato sottoposto ieri ad intervento chirurgico per ridurre la lussazione al piede destro: operazione perfettamente riuscita. La progonosi resta riservata, anche se Pessotto ha mostrato lievi segni di miglioramento.

Emiliano Albensi - Agenzia Radiofonica GRT