Maniglie

Con il Presidente e la Costituzione


Oggi ho, nella mia testa, sgombrato il campo da ogni possibile dubbio residuo e ho trovato il coraggio di dire a me stessa parole impossibili quasi a pronunciarsi: Eluana non c'entra..è solo un pretesto per un attacco alla più alta Istituzione della Repubblica. Con le dichiarazioni della conferenza stampa di oggi Silvio Berlusconi è uscito allo scoperto minacciando la Costituzione, dopo aver nei giorni scorsi additatone il Custode Giorgio Napolitano. In queste ore ha sancito un concetto ben preciso e cioè che la giustizia può parlare, ma che più forte parla lui. Va senza remore contro chiunque si oppone a questo premeditato progetto la cui posta in gioco è il Quirinale, usando il corpo straziato di Eluana, il Parlamento, il Vaticano e i dettami della nostra Democrazia. E' stata l'occasione per affermare che le regole lui le riscriverà, se necassario. Per questa prova di forza ha usato la più ignobile delle imposture: utilizzare la sofferenza di un essere umano come leva emotiva per forzare i princìpi di uno Stato di diritto. Il Capo dello Stato, evocando il semplice richiamo alle leggi si è posto a difesa delle regole di tutti, che non possono essere cambiate nelle regole di uno solo per tutti. Con semplicità ma grande forza si è messo a baluardo  della nostra vita democratica. Io Presidente Le sono accanto.