Il mondo a 6,28 rad

Adesso i terremoti vanno in trasferta


Se vi trovate nella tranquilla Milano o se state passando un week end sulle coste sarde...oppure se sorseggiate una bella granita sul lungomare liguere...state all'erta: il terremoto potrebbe essere proprio dietro di voi.E' questa infatti la sconcertante notizia che ci giunge dai maggiori media della nazione: pare che un terremoto di entità 6.4 richter, in procinto di abbattersi a 5 km a sud-est del capoluogo lombardo, con una profondità di 37 km, abbia preso il volo pochi minuti fa dall'areoporto di Tokyo in Giappone. Intervistato prima della partenza il sisma ha annunciato di volersi esercitare proprio in Italia e ha fornito i suoi dati. "E' stressante" ha detto "dover sempre confrontarsi con la solita gente giapponese, ormai indifferente di fronte ai sismi, anche a quelli tonici e prestanti come me".Ecco, ora è giunto il momento di dire che stavo scherzando e che ovviamente nessun terremoto sta giungendo nella nostra amata metropoli. Sentivo il bisogno di precisarlo perchè, a giudicare da come gli italiani stanno credendo alle 'predizioni', ho pensato che forse qualcuno poteva credere anche al mio discorsetto ironico da quattro soldi. In queste ore infatti sto assistendo a un ridicolo, quanto mortificante, spettacolino...terremoti sarebbero stati predetti in tutta Italia: Crotone, Catanzaro, Messina, Roma, Udine, Piemonte, Ragusa, Umbria ecc ecc ecc. Sui maggiori network circolano affermazioni di persone spaventate che chiedono di saperne di più sui terremoti che "dovrebbero esserci entro il 242526 aprile". Gente che si chiede se sarebbe opportuno dormire fuori casa. Nel mio piccolo, credo che sia opportuno fare un po' di chiarezza.I terremoti, non si possono predire. Mai. Non c'è una sola possibilità che uno scienziato serio ammetta che, in un giorno preciso, in un luogo preciso, avverrà un sisma. Quando dico questo vengo attaccato come se fossi il peggior criminale. "Giuliani aveva predetto il terremoto a l'Aquila...come me lo spieghi?" Come lo spiego? Semplice. Giuliani non ha predetto il terremoto a l'Aquila. Giuliani, anche se in buona fede, ha interpretato dei segnali e, purtroppo, ha azzardato una predizione: una settimana prima del sisma aquilano, a Sulmona. La predizione, era sbagliata. Cosa sarebbe accaduto se avessero evacuato Sulmona portando gli sfollati a l'Aquila nessuno lo sa. L'unica cosa che si può fare con i terremoti, e su questo la comunità scientifica tutta è concorde, è seguire i tre passi fondamentali:1)Catalogare le zone sismiche. 2)Conoscere le norme di comportamento in caso di sisma. 3)Vivere in edifici antisismici.Infatti, se non si può conoscere nè la data, nè profondità, intensità e epicentro di un sisma si può invece stabilire quali siano le zone più soggette al richio sismico. In queste zone, si calcolano infatti le probabilità che un sisma di una certa entità possa verificarsi in futuro (non si parla di giorni ma di anni). Chi vive in queste aree che si possono facilmente consultare sul web, deve mettersi il cuore in pace: l'unico modo che ha per combattere il terremoto è avere comportamenti adeguati e vivere a contatto con strutture antisismiche. La stata per la predizione dei terremoti, se mai raggiungerà dei traguardi, è ancora lunga. Per ora i mezzi più efficaci sono quelli di prevenzione.